Il compito principale nella vita di ognuno è dare alla luce se stesso.
(Erich Fromm)
L’ autostima è la valutazione che ciascuno fa riguardo a se stesso; può essere alta o bassa. Una persona con alta autostima si percepisce valida. Invece, la persona con bassa autostima si percepisce incapace. Secondo James l’autostima è il risultato tra i successi che l’individuo ottiene e le sue aspettative.
L’ insuccesso formativo, le esperienze di vita negative e le amicizie sbagliate possono travolgere gli studenti che cominciano a provare sensazione di disagio e malessere di varia natura. Molti ragazzi poi cominciano a non credere più in stessi.
In primo luogo sono i pensieri comuni e le affermazioni inopportune a far nascere bassa autostima nei nostri studenti. Infatti i pensieri svalutanti come “non sei capace”, “non sei portato proprio per questa disciplina“, “ non ti meriti di frequentare la scuola” riducono l’ autostima dei ragazzi.
Grazie ad alcune tecniche psicoeducative possiamo aiutare gli studenti ad aumentare il livello di autostima. Certamente bisogna insegnare ai ragazzi ad attribuire il significato giusto agli eventi interni ed esterni. Infine prima di applicare le tecniche psicoeducative bisogna conoscere il percorso che ha condotto ad una bassa autostima.
Ecco un esempio
2) Lo studente sperimenta ripetuti fallimenti in ambito logico matematico
3) Lo studente crede di non capire la matematica
4)Lo studente dinanzi ad un compito di matematica si affligge
5) Lo studente si sente incapace in ambito matematico
6) Lo studente si sente inadeguato anche in altri in ambiti della vita
7)) Lo studente dinanzi ad amici che parlano di matematica prova uno stato di malessere
8) Lo studente costruisce una bassa autostima
Ovviamente questo non significa che tutti coloro che sperimentano un fallimento costruiscono una bassa autostima. Molto dipende dalle risorse personali dell'individuo e dalla sua capacità di gestire le difficoltà.
Il ruolo del docente consiste nell’accompagnare ed osservare le scoperte degli allievi, accogliendo anche il diritto di sbagliare.
Possiamo far comprendere ai ragazzi che ciascun individuo possiede diversi modi di apprendere e diversi tipologie di intelligenze. Ci sono alunni bravi in musica, altri in matematica, altri ancora in italiano. Proprio perchè come dice Gardner non esiste l’intelligenza, ma le intelligenze.
Incoraggiamo i ragazzi ad affrontare i gli insuccessi in maniera serena, proprio perchè per le persone che non si stimano vale doppio(G. Nardone).