Come far crescere la creatività nei bambini?
Sostenere la crescita e lo sviluppo di un bambino è sempre questione di equilibrio, tra creare una struttura precisa e offrire libertà. I bambini sono naturalmente curiosi e interessati a scoprire il mondo, ma per sviluppare le proprie capacità creative devono essere adeguatamente supportati. Per un genitore è importante capire quando intervenire e quando tirarsi indietro; quando dimostrare, quando spiegare e quando invece ascoltare o semplicemente osservare. Mitch Resnick, ricercatore del MIT, professore di ricerca sull’apprendimento, che collabora da molti anni con la LEGO, offre interessanti spunti e indicazioni su come aiutare i bambini a sviluppare la creatività, creando un ambiente stimolante e fertile per farla crescere. Propone un processo in cinque fasi distinte, per aiutare i bambini ad esprimersi al meglio: 1- immaginare; 2 – creare; 3 – giocare; 4 – condividere e 5 – riflettere su quanto fatto. Per coadiuvare il processo di immaginazione e creazione di un progetto è molto utile, in fase di preparazione, fornire al bambino degli esempi di lavori esistenti: da lì può partire per ispirarsi e passare da un mero esercizio di copiatura ad una personalizzazione originale, stimolato dall’adulto, che gli offre diversi spunti possibili e lo toglie così dal blocco della “pagina bianca”. Mettere a disposizione molti tipi di materiale e incoraggiare il bambino a disporre, disordinatamente, dei vari elementi è utile per consentirgli di trovare davanti a sé diverse risorse cui attingere e, gradualmente, scegliere quelle utili al progetto e lasciare quelle che non sono interessanti per il compito scelto. Nella fase di gioco, è molto importante che l’adulto dia più spazio al processo che al risultato ed estenda il tempo di sperimentazione, in modo che il progetto possa cambiare e crescere. Ogni bambino, con la possibilità di accedere a diversi tipi di materiale e processi di costruzione può individuare diverse attività, dalla realizzazione di case e castelli alla creazione di piccoli gioielli, a qualsiasi altro progetto, borse, acconciature, travestimenti, piste da corsa; imparando che serve progettare, scegliere i materiali utili per procedere, fermarsi, riflettere, cambiare direzione, collaborare e giungere a una soluzione. È una sorta di design del pensiero che si realizza sotto i nostri occhi di adulti, disponibili a fornire esempi ma anche a valutare insieme le soluzioni originali proposte dal bambino. Si sperimenta e si attraversa il processo, insieme. Infine, importantissimo il ruolo di collaboratore e ascoltatore attivo che spetta all’adulto: fare riflessioni a voce alta e spiegare come si possano risolvere gli intoppi aiuta i bambini a strutturare il processo. E poi è fondamentale fare domande ai bambini. Dare loro spazio per pensare e riflettere su quanto fatto e su quanto vogliono ancora realizzare, è un formidabile booster per la loro creatività. Le domande dell’adulto permettono infatti al bambino di spiegarsi e di attivare così una modalità di sistemazione e di maggiore comprensione del proprio pensiero, che viene tradotto in parole e concetti che lo rendono più chiaro a lui stesso. Questo è il modo migliore, quando l’adulto è disponibile e attento, di rinforzare la voglia di sperimentare e la fiducia del bambino nelle proprie capacità di iniziare, completare e poter osservare i propri risultati. E di aver voglia, interesse ed entusiasmo per ricominciare di nuovo.