PRODOTTI FREE FROM E IL LORO CONSUMO

Al giorno d’oggi, il consumatore è sempre più alla ricerca dei cosiddetti prodotti free from. Egli, infatti, ha sviluppato un’avversione nei confronti di alcune componenti che fino a poco tempo fa venivano usate senza alcuna preoccupazione.  

I prodotti free from sono quelli che presentano sul packaging o sulle etichette scritte come “senza olio di palma”, “senza conservanti”, “pochi zuccheri” e così via.

L’Osservatorio Immagino Nielsen ha riportato che più di 10.000 prodotti alimentari riportano sulle loro confezioni una scritta che sottolinea l’assenza o la bassa presenza di un determinato ingrediente. 

Queste tendenze non riguardano solamente il mondo dei prodotti alimentari, ma quelli dell’igiene e della cura della persona dove si trovano claim come “senza coloranti”, “senza alcool”, “senza profumo” …

Gli addetti al marketing si sono adattati a questa nuova tendenza inserendo i claim “senza”, “zero”, e “no” nella parte anteriore o superiore del packaging in modo tale che siano più visibili agli occhi dei consumatori. 

Ma perchè il consumatore odierno è più attratto dai prodotti free from?

Per esplorare i meccanismi dietro a queste decisioni, bisogna partire dalla crisi economica del 2008. Essa, infatti, ha avuto un forte impatto psicologico sui consumatori in quanto ha richiesto loro un cambio di prospettiva. 

Se con la Rivoluzione Industriale si era affermata l’idea di una crescita continua, con la crisi economica il consumatore si trova di fronte a una messa in discussione di queste convinzioni in quanto inizia a interfacciarsi con l’idea del limite e con il tema dell’ecologia.

A partire da questo presupposto, alcuni studiosi hanno individuato 3 fattori che possono essere alla base della diffusione dei prodotti free from:
1. Riaffermazione di antichi valori (come l’avversione allo spreco, il risparmio, la moderazione nei consumi…)

Si diffonde, infatti, uno stile di vita improntato al fare a meno di tutto ciò che è superfluo.

2. Diffusione dei consumi green

Questa nuova tendenza porta un’attenzione estrema alla qualità del prodotto che deve essere il più possibile naturale e rispettoso dell’ambiente. Questa tendenza giustifica l’avversione nei confronti di quelle componenti considerate pericolose per l’ambiente e per la salute delle persone. 

3. Meccanismi di difesa messi in atto dal consumatore a seguito della crisi come la scissione.

La scissione è un processo psicologico tipico dello sviluppo del neonato in relazione al primo oggetto d’amore (il seno della madre). Esso assume una duplice connotazione: diventa un oggetto buono quando lo nutre; mentre nei momenti di assenza si trasforma in oggetto cattivo. Allo stesso modo, il consumatore ricerca nei prodotti quelle caratteristiche che lo gratificano e respinge ed evita quelle che considera frustranti e dannose. 

In conclusione, possiamo dire che la crisi economica ha avuto degli effetti pragmatici sui comportamenti dei consumatori e sull’acquisto di prodotti free from.

L’enfasi sul “non contiene un determinato ingrediente” evoca e rafforza l’idea che quel determinato ingrediente sia cattivo. Dunque, non contenendolo più il prodotto si qualifica di per sé come buono. 

BIBLIOGRAFIA

Klein, M. (1946). Notes on some schizoid mechanism. The International Journal of psycho-analysis, 27, 99

Lozza, E., & Fusari, G. (2019). Psicologia del senza. Nuovi modelli di consumo, nuovi consumatori e prodotti “senza”. Cinisello Balsamo: Edizioni San Paolo srl