Gli shopaholic e gli acquisti compulsivi
Negli ultimi anni, si è sempre più diffusa la tendenza agli acquisti compulsivi, tanto da stabilire il termine di shopaholic per indicare coloro che ne “soffrono”.
Complici di questo atteggiamento sono innanzitutto il facile accesso ai beni da acquistare, come gli store online, e le continue offerte e sconti proposti.
Anche il costo definito “cheap”, economico, del prodotto in vendita ha il suo ruolo di spinta verso l’acquisto.
Gli shopaholic, secondo gli psicologi, sono degli acquirenti spinti dall’impulso, più che da un reale bisogno dell’oggetto in se.
Essi sviluppano una vera e propria dipendenza dallo shopping. Quest ultimo infatti, ha il magico potere di rilasciare endorfine che migliorano, pur per un brevissimo periodo, l’umore.
L’aspetto terapeutico dello shopping è risaputo ed è apprezzato dalla maggior parte delle persone, che attraverso l’acquisto di qualcosa migliorano la propria giornata o la propria autostima.
Quindi, se da un lato, farsi dei regali o semplicemente acquistare qualcosa ci da un’ondata di benessere, il rovescio della medaglia ha i suoi lati meno piacevoli.
Innanzitutto, gli shopaholic, sono spesso in preda all’ansia. Il senso di appagamento in seguito alle spese folli, è così effimero e transitorio, che mette in atto il meccanismo di compensazione attraverso un nuovo acquisto.
Un gatto che si morde la coda, in cui si fa shopping per sentirsi soddisfatti del comportamento, ma non del bene acquistato. Così, nasce un nuovo senso di inquietudine che può essere lenito attraverso altre spese.
Altro aspetto correlato alla dipendenza sono le relazioni sociali. In primis, i familiari risentono degli effetti negativi di questa dipendenza. L’aspetto economico e gli spazi per riporre gli oggetti che si riducono sono argomenti di discussione e litigi continui con gli shopaholic.
Si finisce con l’essere degli accumulatori di cose, talvolta anche utili, come i libri.
Nella società del consumismo e dell’immediatezza, razionalizzare sugli acquisti è un’ottima presa di coscienza su quale sia il personale bisogno degli oggetti. In questo modo possiamo acquistare solo ciò che serve veramente e liberarci del superfluo.