Adozioni Speciali: il Caso di Luca Trapanese
La legge italiana sulle adozioni è ferma al 1983 e fa ancora differenze tra cittadini (e bambini) di serie A e di serie B.
L’articolo 44 della legge 184/1983 stabilisce infatti per un single la possibilità di adottare un figlio solo in tre casi: qualora fra lui e il bambino esista un legame di parentela o un rapporto prolungato; quando non vengano individuate coppie idonee (caso più unico che raro); quando il bimbo, orfano, è condizioni di disabilità.
La riflessione che mi viene da fare è che se una persona singola può prendersi cura di un bimbo disabile, con tutte le problematiche che tale situazione comporta, perché i nostri legislatori non apportano una modifica alla legge attuale dando la possibilità ai single di poter adottare anche bambini senza disabilità?
Più di trenta famiglie hanno detto no perché affetta da sindrome di down. Più di trenta coppie ‘tradizionali’ hanno rifiutato Alba perché spaventati all’idea di crescere una figlia con handicap.
L’amore e il desiderio di diventare genitori non hanno prevalso di fronte alla consapevolezza che essere genitori di un bambino disabile significa dover affrontare un viaggio lungo una intera vita in totale solitudine perché lo stato è per lo più assente, perché si fatica ancora tanto ad accogliere ‘il diverso’.
Tuttavia, la storia di Alba ha avuto un lieto fine. Il suo cammino ha incontrato quello di Luca Trapanese che ,dopo un lungo percorso , è diventato il suo papà adottivo e ha raccontato la loro storia in un libro intitolato NATA PER TE, scritto insieme a Luca Mercadante .
Oggi Luca, il papà di Alba, si batte costantemente affinché la legge italiana sull’ adozione possa essere modificata, consentendo anche ai single, indipendentemente dall’ orientamento sessuale, di adottare bambini abili o disabili, valorizzando il loro desiderio di amare e di diventare genitori.