Sindrome da ripresa: tra ansia e nuove sfide
Settembre per molti è sinonimo di nuovi inizi o di ritorno alla routine, spesso però affrontati con non poca ansia. La fine delle vacanze, le nuove sfide, il non sapere a cosa si va incontro o la ripresa della quotidianità possono generare emozioni tra loro contrastanti. Spesso si parte con i migliori propositi per una ripresa piena di rinnovato entusiasmo, per poi dovere fare i conti con l’ansia e lo stress da rientro, che blocca od ostacola questa nuova prospettiva positiva. Perché si prova così tanta difficoltà nel riprendere i ritmi o iniziare nuove sfide dopo un momento di pausa e relax?
Il rientro dalle ferie o da una lunga pausa può provocare quella che viene comunemente definita “sindrome da rientro“. Questa non è una vera e propria patologia, bensì una condizione transitoria e momentanea legata al momento specifico del rientro dalle vacanze.
Quali sono le principali cause e i sintomi della sindrome da rientro?
Una delle cause principali dell’ansia da rientro è la rottura della routine. In seguito ai tempi rilassati delle vacanze, riprendere i ritmi frenetici della vita quotidiana può essere vissuto come una limitazione della libertà, generando un senso di frustrazione e di ansia. Il rientro dalle vacanze può significare il ritorno a doveri e responsabilità che erano stati messi da parte, per cui doverli riprendere può causare ansia e stress. Altre cause dell’ansia da rientro posso essere riscontrate in un possibile sovraccarico di lavoro, paura del giudizio e quindi di non essere all’altezza delle proprie e altrui aspettative, non performare come ci si aspetterebbe, paura dell’ignoto, difficoltà ad affrontare le difficoltà che si dovranno affrontare durante l’anno, timore di sbagliare, paura di perdere il controllo e non riuscire a gestire tutto nel modo adeguato.
Come accennato, i principali sintomi della sindrome da rientro sono legati principalmente all’ansia, allo stress, a fluttuazioni del tono dell’umore e a sintomi depressivi. Sintomi fisici e psicologici correlati all’ansia da rientro dalle vacanze possono essere tristezza, stanchezza e irritabilità, instabilità o fluttuazione dell’umore. Inoltre, si possono esperire ansia da prestazione, difficoltà a riprendere i ritmi, senso di colpa per non aver fatto molto durante il periodo di pausa, sensazione di vuoto relativa alla difficoltà di riconnettersi con i propri obiettivi lavorativi e di vita.
Come affrontare la sindrome da rientro?
Primo fra tutti, è necessario riconoscere queste emozioni e sensazioni, vederle ed accoglierle. Provare ansia e stress per l’imminente ripresa è normale. Non essere in una continua lotta con le nostre emozioni ma anzi riconoscerle è il primo passo per non incolparsi e affrontare la ripresa con meno tensione e preoccupazioni. Parlando più praticamente, si può gestire lo stress da rientro mettendo in atto delle tecniche di rilassamento, come lo yoga e la meditazione, oppure dedicarsi ad attività piacevoli per ridurre la tensione. Continuare a prendersi del tempo per sé e per la cura della propria persona è fondamentale durante tutto l’anno e particolarmente in momenti di transizione come il rientro dalle vacanze, trovare il tempo per fare ciò che ci piace ci permette di ricaricarci e affrontare le giornate con una rinnovata energia.
Si può, inoltre, iniziare gradualmente ad organizzare e pianificare attività e priorità, sempre poco per volta. Aiutare se stessi a riprendere sempre gradualmente i ritmi quotidiani, attraverso l’attività fisica e ricalibrando i tempi veglia-sonno. Questo porterebbe a riabituarci gradualmente al cambiamento, permettendo di rientrare nella routine in modo più rilassato. In ambito lavorativo, sarebbe utile non sovraccaricarsi da subito di compiti e attività da svolgere; allo stesso tempo, ritagliarsi all’inizio dei momenti di pausa un po’ più lunghi consentirebbe a mente e corpo di riabituarsi ai ritmi precedenti.
Ascoltarsi per riprendere
L’ansia può così trasformarsi in energia positiva. Il rientro e i nuovi inizi spesso possono essere opportunità di cambiamento e un’occasione per crescere ed imparare. In questo senso, acquisire un atteggiamento proattivo aiuterà ad affrontare le difficoltà e le sfide che il rientro porta con sé. Prendersi cura di sé, riconoscere le emozioni che si provano, ascoltarle ed accoglierle è un passo fondamentale per affrontare il rientro con più consapevolezza e meno angoscia.
L’ansia da rientro è un’esperienza comune che può influenzare il nostro benessere psicologico. Comprendere le cause profonde di questo disagio è il primo passo per affrontarlo. Mettere in pratica tecniche di rilassamento, organizzare il lavoro in modo efficace e prendersi cura di sé sono alcuni strumenti preziosi per ridurre l’ansia e migliorare la qualità della nostra vita. Il benessere psicologico è un obiettivo raggiungibile, a portata di tutti.
Buona ripresa!