COMPLESSO DI INFERIORITA’
Quando si parla di complesso di inferiorità, si fa riferimento a un individuo che presenta una bassa autostima, vissuti di inadeguatezza, ed è pervaso da un costante sentimento di vergogna di sé.
Con il concetto di complesso di inferiorità, in psicologia, si fa quindi riferimento a una serie di rappresentazioni di sé che l’individuo ha costruito e che sono, spesso, il concentrato di rappresentazioni inconsce che nascono dalla propria storia relazionale.
Il modo in cui ognuno di noi rappresenta il proprio Sé è quindi frutto sia del contesto sociale e culturale in cui siamo inseriti, sia della propria storia familiare e personale.
Nel tessuto sociale, il complesso di inferiorità può generare insicurezza e timore di essere giudicati soprattutto in individui che si sentono emarginati o non all’altezza rispetto agli altri. Al contrario, il complesso di superiorità si nutre di un’eccessiva fiducia in sé stessi, spingendo talvolta le persone a comportarsi con arroganza o disprezzo verso chi percepiscono come inferiori.
Entrambi i complessi possono essere radici di conflitti interiori ed esterni e influenzare le dinamiche relazionali e il benessere personale.
In una società frenetica, volta al raggiungimento di obiettivi che, in ogni contesto (scolastico, lavorativo, relazionale) vengono “ossessivamente” valutati, sembra che si sia andato man mano perdendo interesse per la soggettività, per i tempi e per le inclinazioni personali.
La specificità di ogni singolo individuo è stata sostituita dalla costruzione di un ideale comunitario a cui tutti dobbiamo tendere per poterci sentire “al passo” con i tempi e con gli altri.
Il complesso di inferiorità può manifestarsi in diversi modi, che influenzano la maniera in cui una persona percepisce se stessa e interagisce con il mondo circostante. Uno dei segnali più evidenti è la costante sensazione di inadeguatezza, di non essere abbastanza (atelofobia) o di essere inferiori agli altri, anche quando non ci sono ragioni concrete per tale percezione.
Il complesso di inferiorità può essere riconosciuto anche dalla presenza di bassa autostima e di una mancanza di fiducia nelle proprie capacità, che limitano le opportunità di crescita personale e professionale.
Può capitare che complesso di inferiorità e aggressività si manifestino insieme: l’aggressività è infatti un meccanismo di difesa dietro cui l’Io ferito può nascondere le proprie insicurezze. Inoltre, è possibile che quando si soffre di complessi d’inferiorità, si tenda a essere ipersensibili alle critiche e alle opinioni degli altri, interpretando ogni situazione come conferma della propria mancanza di valore.
Fortunatamente, molte persone che soffrono di tali vissuti di inadeguatezza, arrivati a un certo punto, avvertono un conflitto tra la loro vita psichica e il mondo esterno che li richiama al conseguimento di obiettivi evolutivi.
È questo il momento in cui molti si rivolgono a uno psicologo o psicoterapeuta. Durante un percorso di terapia, infatti, il paziente potrà imparare a conoscere le sue potenzialità.
Verrà a trovarsi a contatto con un Altro (il terapeuta) che, attraverso il rispecchiamento, riconoscerà e valorizzerà la sua differenza, le sue potenzialità e, su quest’ultime, farà leva per accompagnarlo nel mondo esterno, confidando nella sue capacità e potenzialità.