PSICOTERAPIA ONLINE VS IN PRESENZA

Negli ultimi anni, soprattutto a seguito della pandemia da Covid-19, le piattaforme online che offrono servizi di psicoterapia hanno conosciuto un’espansione senza precedenti. Da strumenti di emergenza sono diventate oggi una valida alternativa — e talvolta una preferenza — rispetto alla modalità tradizionale in presenza.

Ma cosa dice la psicologia a riguardo? E quali sono i pro e i contro di ciascun approccio?

La psicoterapia, che si tratti di orientamento cognitivo-comportamentale, psicodinamico o sistemico-relazionale, è fondamentalmente una relazione d’aiuto. L’efficacia del trattamento dipende in gran parte dall’alleanza terapeutica, cioè dal legame di fiducia tra terapeuta e paziente. Numerosi studi indicano che la qualità di questa alleanza è uno dei principali predittori di successo, indipendentemente dall’approccio teorico.

Ma questa alleanza si costruisce allo stesso modo online?

Le piattaforme di terapia online (come Serenis, Unobravo, TherapyChat, ma anche servizi internazionali come BetterHelp o Talkspace) offrono una serie di vantaggi pratici:

  1. Accessibilità geografica: anche chi vive in zone rurali o all’estero può accedere facilmente al supporto psicologico
  2. Flessibilità oraria: più facilità nel trovare momenti compatibili con i propri impegni
  3. Minor impatto emotivo iniziale: alcune persone si sentono più a proprio agio nel cominciare un percorso dal proprio spazio sicuro, riducendo ansia e imbarazzo

Tuttavia, ci sono anche svantaggi da considerare:

  1. Limitazioni comunicative: il canale digitale riduce la percezione di segnali non verbali (silenzi, posture, micro-espressioni) che spesso sono fondamentali nel lavoro terapeutico
  2. Problemi tecnici e ambientali: connessioni instabili, interruzioni domestiche o mancanza di privacy possono compromettere la qualità delle sedute
  3. Effetto “disconnessione”: alcuni pazienti riferiscono una sensazione di distanza emotiva, soprattutto se la relazione terapeutica non è ancora ben consolidata
La terapia face-to-face rimane, per molti, lo standard d’oro.

L’ambiente neutro dello studio terapeutico, il tempo dedicato esclusivamente alla seduta, e la possibilità di cogliere pienamente la comunicazione non verbale contribuiscono a una maggiore profondità dell’esperienza. Inoltre, alcuni quadri clinici — come i disturbi gravi della personalità o situazioni di dissociazione — possono richiedere una presenza più contenitiva e strutturata, difficile da riprodurre online.

Le meta-analisi degli ultimi anni mostrano che la psicoterapia online è generalmente efficace e, in molti casi, comparabile a quella in presenza per disturbi come ansia, depressione e stress post-traumatico.

Tuttavia, l’efficacia può dipendere da variabili come la motivazione del paziente, la stabilità della connessione internet e la competenza digitale del terapeuta.

In conclusione, non esiste una modalità “migliore” in senso assoluto.

La scelta tra terapia online e in presenza dovrebbe tener conto delle esigenze individuali, della tipologia del problema psicologico e del contesto di vita della persona. L’importante è che il setting, qualunque esso sia, favorisca una relazione terapeutica autentica, sicura e trasformativa.