La pulsione nella teoria psicoanalitica Freudiana
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Paolo Cotrufo spiega il concetto di pulsione, che è un concetto cardine della teoria psicoanalitica Freudiana, partendo da una famosissima citazione freudiana, secondo la quale la pulsione è un concetto limite tra lo psichico ed il somatico.
L’aspetto della compartecipazione tra soma e psiche nella determinazione di una pulsione è estremamente importante ed estremamente significativo in quanto ci fa capire quanto la componente somatica sia presente nella determinazione della pulsione che probabilmente viene deformata dalla componente psichica.
Gli aspetti psichici dell’essere umano hanno contribuito a deformare quella componente istintuale che indubbiamente deve essere presente anche negli umani, pensiamo agli istinti degli altri animali come ad esempio la fame oppure la spinta alla riproduzione oppure quella spinta auto conservativa a difendersi alla sopravvivenza quindi anche magari un attacco aggressivo questi istinti che sono quelli che regolano la vita nella natura, nell’ essere umano sono quantomeno nascosti o comunque deformati
Pensiamo alla fame, l’alimentazione come tutte le spinte e le pretese funzionali inizialmente sono appoggiate ad una istintualità, come la fame fosse stata pervertita dall’ apparato psichico probabilmente nella fame in modo specifico gli aspetti relazionali, perché della nostra fame della nostra alimentazione si è occupata nostra madre per tanto tempo non soltanto durante l’allattamento, ma anche dopo magari fino a 20, 30 anni,
In alcuni casi è ancora la mamma che si occupa di alimentazione dei figli e dunque il momento dell’alimentazione è un momento carico di significati che vanno ben oltre le necessità di un apporto calorico finalizzato alla sopravvivenza dell’individuo, dunque la questione del concetto limite tra psico somatico assume un grande senso.
Le quattro caratteristiche che Freud individua nella pulsione, cioè la fonte, la spinta, la meta e l’oggetto, affondano come fossero un albero le radici in terreni differenti questo albero ha la radice della fonte quindi la zona erogena, zona somatica eccitabile sensibile e la radice della spinta che è probabilmente proprio quella dell’istinto, qualcosa che preme per giungere ad un soddisfacimento.
Queste due radici dell’albero della pulsione affondano nel terreno del soma, hanno a che fare con le origini del corpo, con i corpi anche degli altri esseri viventi, ma questo albero ha anche altre due radici, che invece affondano nel terreno dello psichismo e quindi sono arricchite da fertilizzanti relazionali, culturali, educazionali e sono appunto la meta e quindi il modo in cui ciascuno di noi riesce a raggiungere un piacere grazie al disfacimento pulsionale.
Soprattutto l’oggetto dice Freud nella parte più intercambiabile della pulsione cioè la pulsione è alla ricerca di un oggetto e non il contrario non è l’oggetto ad eccitare una pulsione.
La teoria pulsionale freudiana è stata messa sotto attacco sin dall’inizio non è mai piaciuta, molti concetti della psicoanalisi non sono stati accolti nel campo medico proprio perché introduceva alcuni aspetti molto problematici per ciascun essere umano.