ACCEPTANCE AND COMMITTMENT THERAPY

valori accettazione impegno

L’ACT è una terapia cognitivo-comportamentale di terza generazione che aiuta ad abbracciare ogni esperienza umana

“Voglio solo essere felice!”, “Non voglio più soffrire!”, “Voglio smettere di provare ansia!”

Spesso quando un paziente decide di intraprendere un percorso di psicoterapia, arriva al colloquio con questi obiettivi. È del tutto normale avere questi pensieri!

Perchè ho deciso di parlare di ACT? Perchè mi ha cambiato la vita! non soltanto a livello professionale, quanto personale!

Kelly Wilson, uno dei pionieri dell’ACT, consiglia di vedere i pazienti come un tramonto e non come problemi di matematica da risolvere. E fin dall’inizio della terapia, si possono percepire i costrutti innovativi dell’ACT. Il terapeuta non si pone come un essere illuminato che ha risolto tutti i suoi problemi, quanto come un compagno di viaggio.

Una metafora molto utilizzata è quella “delle due montagne“: “è come se tu stessi scalando la tua montagna e io la mia. Da dove sono io posso vedere cose della tua montagna che non riesci a vedere. Ma anche io sto ancora scalando la mia montagna, come tutti! Il bello è che puoi migliorare sempre di più nello scalare e imparare ad apprezzare il viaggio…è questo il lavoro che faremo qui insieme”.

L’ Acceptance and Commitment Therapy è stata sviluppata da Steven C. Hayes e i suoi collaboratori nel 1986. Successivamente, è stata oggetto di numerosi studi, diventando, ad oggi, una delle psicoterapie con le maggiori prove di efficacia empiriche che le permettono di avere l’etichetta evidence-based (basata sull’evidenza).

L’ACT ha uno scopo molto importante: riuscire a creare una vita ricca e significativa, mentre si accoglie la sofferenza che la vita inevitabilmente può portare con sé. Durante la terapia, allora: possono essere insegnate abilità di mindfulness, utili ad occuparci di pensieri ed emozioni faticose; si rendono più chiari i valori affinché motivino a stabilire obiettivi e a intraprendere azioni che arricchiscono la nostra vita. Russ Harris, un altro pioniere dell’ACT, ci mostra in questo video cosa si intende per obiettivi e valori.

Alla base dell’ACT c’è una teoria scientifica del linguaggio e della cognizione umana definita Relational Frame Theory (RFT). Maggiori informazioni sono reperibili sul sito dell’ACBS

Per ora basti sapere che, gli studi effettuati in questo ambito, hanno mostrato come gli strumenti che le persone solitamente utilizzano per risolvere i problemi, conducono in una trappola che crea soltanto più sofferenza. Ad esempio, la mente di tutti può evocare dolore in qualsiasi momento, anche negli attimi più felici: attraverso un ricordo negativo o immaginando un futuro nefasto.

Per questo una delle cose più importanti che si fa con l’ACT è proprio insegnare alle persone a rapportarsi in modo diverso ai propri pensieri e alle proprie emozioni.

Quali sono i processi su cui si basa l’ACT?

  • Contatto con il momento presente: prestare attenzione consapevole alla nostra esperienza qui e ora;
  • Defusione: imparare a separarci dai nostri pensieri e a vederli per ciò che sono;
  • Accettazione: aprirsi e accogliere tutte le esperienze che fanno parte della vita;
  • Sé come contesto: riconoscere la parte di sè che non cambia mai e che è in grado di notare tutti i pensieri, le emozioni, i ruoli che invece si modificano nel tempo;
  • Valori: chiarire cosa è davvero importante permette di dare una direzione alla propria vita;
  • Azione impegnata: agire in modo efficace, guidati dai valori.

Questi processi sono strettamente collegati tra loro e, lavorando su di essi, si va a toccare un’altra qualità fondamentale dell’ACT: la flessibilità psicologica.

Cosa si intende per Flessibilità psicologica?

La flessibilità psicologica è l’abilità di essere nel momento presente con piena consapevolezza e apertura alla nostra esperienza e di intraprendere azioni guidate dai valori.

L’ACT è una terapia esperienziale, impossibile da comprendere a pieno soltanto attraverso le parole.

“non si può imparare a suonare una chitarra parlandone: devi prenderla concretamente in mano… ed è la stessa cosa con l’ACT”.

Bibliografia

Harris, R. (2010). La trappola della felicità. Come smettere di tormentarsi e iniziare a vivere. Erickson.

Harris, R. (2011). Fare Act. Una guida pratica per professionisti all’Acceptance and Commitment Therapy. Milano: Franco Angeli.