Come arredare lo studio privato?

arredamento studio psicologo

Arredare lo studio privato può essere uno dei primi compiti che spetta allo psicologo quando inizia a lavorare. Quali regole seguire?

Durante il percorso universitario pagine e pagine di manuali sono dedicate al tema del setting.

Interi capitoli indicano sicuramente cosa non deve essere fatto, ma dicono poco su cosa fare.

Una ricerca dell’APA, pubblicata su Journal of Counseling Psychology, ha delineato le sei questioni principali in materia.

È facilmente accessibile? Si trova in un quartiere sicuro? È abbastanza grande?

Oltre a questi elementi logistici e più oggettivi, emergono anche aspetti soggettivi.

È percepito come confortevole? Il professionista è accogliente? Si adatta al tuo stile?

Sono tanti gli aspetti da curare quando si decide di avviare l’attività privata e arredare il proprio studio.

In tutti i casi si deve rispondere a molteplici esigenze. Ad incidere sulla selezione e scelta del luogo sono fattori sociali e culturali che dipendono dalla città in cui si lavora. Ma anche l’approccio del professionista che arrederà i propri spazi in base alle esigenze dell’utenza che immagina di accogliere. Ad esempio, si può optare per la scelta delle sedie o di comode poltrone, o se è possibile tenere insieme più soluzioni e seguire il cliente nella scelta.

E così via …

Bisogna prestare attenzione all’insonorizzazione degli spazi e al livello di luminosità. In ogni aspetto, come in generale nella vita, è necessario trovare il giusto equilibrio dando sempre spazio alla propria personalità.

Gli studi confermano che gli utenti prediligano spazi in un cui sono presenti dettagli della vita privata o che mostrino i gusti dello psicologo.

Ad esempio, un campione di 242 studenti ha selezionato, in una serie di 30 foto, quelle che rappresentavano studi con diplomi e foto esposte, o arredati con piante e tappeti.

In un numero precedente, abbiamo parlato dell’importanza dell’arredamento degli interni per il nostro benessere. Lo studio per il professionista rappresenta non solo il posto in cui lavora, ma un’appendice della propria casa. Un luogo non solo fisico, ma anche simbolicamente investito come un traguardo e uno spazio di cura.

Ancora prima di mettere a proprio agio il cliente, si dovrebbe pensare al proprio confort. Il professionista della salute dovrebbe sentirsi comodo e sicuro in quello spazio, solo in questo modo potrà trasmettere comodità e sicurezza a chi lo sceglie.

Per questo motivo potrebbe essere importante e funzionale farsi aiutare da esperti del mestiere che possano indicarci le scelte giuste, rispettando e valorizzando le caratteristiche personali di ognuno.