Alunni ribelli: anatomia della comunicazione
Secondo Anthony Robbins, saggista statunitense, il nostro comportamento è determinato dallo stato d’animo vissuto.
Lo stato d’animo è la condizione psicofisica in cui una persona si trova.
Se il nostro stato d’animo è sereno, siamo collaborativi e positivi. Al contrario, se siamo una tristi e arrabbiati diventiamo aggressivi e scontrosi.
Stati d’animo negativi possono scatenare la ribellione e l’ angoscia degli allievi. Qui lo stesso copione. Rifiutano qualsiasi occasione didattica e guardano “tutto e tutti” con sospetto e diffidenza.
Sarebbe certamente semplicistico pensare di eliminare definitivamente i comportamenti ribelli, ma è possibile che una comunicazione efficace riduca notevolmente gli effetti.
La comunicazione è alla base della relazione e determina l’azione, poichè attraverso di essa mandiamo e riceviamo feedback positivi o negativi.
Durante le sperimentazioni i ricercatori ottenevano maggiori consensi quando utilizzavano una comunicazione fatta di parole gentili e gesti di cura.
Ed è per questo che un numero sempre maggiore di insegnanti si sforza ,di tematizzare e promuovere una comunicazione efficace, evitando stereotipi e pregiudizi.
Non dimentichiamo l’importanza del contatto oculare e l’inclinazione del corpo in avanti. Bisogna trovare sempre il giusto equilibrio tra linguaggio verbale e gestuale.
Dobbiamo imparare ad ascoltare il disagio.
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Una buona comunicazione per gestire comportamenti ribelli.
Le parole pronunciate devono essere lontane da emozioni provate. Ricordiamoci che emozioni negative provate scatenano parole negative.
Le frasi utilizzate devono prevedere il messaggio IO e non il messaggio TU (tecnica di Gordon).
Possiamo dire all’alunno: io non sono contento/a quando ti comporti in questo modo, piuttosto che dire sei un maleducato.
La comunicazione deve comprendere una vera e propria autoriflessione del comportamento ribelle.
Condurre l’allievo a riflettere sul comportamento anche attraverso il gioco di ruolo.
Soffermandosi su questi punti si aiuterà l’allievo a :
- vincere le proprie resistenze
- gestire la propria rabbia
- evitare di cadere in un baratro
Le mille sfaccettatura della comunicazione aprono i nostri orizzonti e rendono gli altri meno soli. Riflettiamo sulla comunicazione e cerchiamo di trasformare gli errori degli alunni in momenti di crescita individuale e collettiva.