F.O.M.O Fear of missing out: “Paura di essere tagliati fuori”
F.O.M.O significa letteralmente essere tagliati fuori e nasce dall’uso eccessivo di tecnologia e social network da parte degli adolescenti.
E’ una condizione patologica che si alimenta quando non si riescono a tenere sotto controllo tutte le attività dei propri contatti online, oppure quando sul proprio profilo non si visualizzano gli aggiornamenti e i “like” sperati.
È, dunque, una vera è propria ansia sociale nutrita dalla paura di perdere gli aggiornamenti social e dall’invidia per le esperienze belle e gratificanti altrui.
Il concetto di FOMO è nato soltanto nell’ultimo millennio, associato alla diffusione dei social media. Tuttavia, il fenomeno non è nuovo, ma vecchio in quanto le persone hanno sempre provato la paura di lasciarsi sfuggire una vita migliore, di non cogliere le opportunità o di prendere le decisioni sbagliate.
Grazie a Facebook, Instagram & co. possiamo continuamente sbirciare nella vita di altre persone. Vediamo gli amici nella loro spensieratezza familiare, La vetrina digitale porta a confrontare incessantemente la propria vita con quella degli altri.
Improvvisamente la nostra vita sembra noiosa, insulsa e proviamo un senso di fallimento. L’invidia aumenta e l’autostima diminuisce.
Così, si tende a tralasciare o ignorare il fatto che amici e sconosciuti mostrino sulle piattaforme principalmente o esclusivamente solo il lato positivo della loro vita quotidiana.
Le persone che si sentono socialmente isolate sono particolarmente inclini a sviluppare la FOMO proprio nell’utilizzo dei social media.
Si potrebbe pensare che le piattaforme social abbiano un impatto positivo perché offrono opportunità di nuovi contatti, ma gli studi dimostrano quanto siano di fatto più distruttive.
Se la “paura di essere tagliati fuori” nasce dall’uso eccessivo di tecnologia e social network per “guarire” serve ripristinare un rapporto equilibrato con questi. La FOMO altro non è che una forma di insicurezza: lavorare su sé stessi potrebbe aiutare a risolvere il problema.
Vie d’uscita? «Imparate a perdervi qualcosa!», scrive il medico e moderatore Eckart von Hirschhausen in una rubrica. Sebbene possa sembrare lapidario, si sta delineando questa controtendenza: la gioia di perdersi qualcosa. Il trend si chiama «Joy of missing out»,