Necessità di raccontarsi: Adolescenti e consapevolezza del benessere psicologico
L’adolescenza, un periodo di grandi trasformazioni fisiche ed emotive, è spesso associata a turbolenze e incertezze. Ma cosa accade quando queste fluttuazioni superano il normale corso dello sviluppo? La salute mentale degli adolescenti è un tema sempre più urgente, che richiede una maggiore attenzione e comprensione. Depressione, ansia e disturbi comportamentali sono solo alcune delle sfide che minacciano il benessere degli adolescenti, con conseguenze significative sulla loro vita presente e futura. Sempre più studi e ricerche sottolineano l’urgenza di intervenire concretamente sulla salute mentale degli adolescenti.
Una delle ultime pubblicazioni riguarda una indagine, anzi una “consultazione”, promossa dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza (AGIA) sugli adolescenti italiani che ha raccolto le risposte di 7.500 ragazze e ragazzi tra i 16 ed i 20 anni. Quanto emerge mostra da un lato un malessere psicologico diffuso tra gli adolescenti italiani, dall’altro una diffusa “coscienza delle problematiche” e “la necessità di doverle in qualche modo gestire”.
Dall’indagine emerge come un ragazzo su due soffre in modo ricorrente di stati di ansia o di umore negativo prolungati, il 46,5% dichiara di essere spesso nervoso, uno su quattro si definisce “ansioso”. Questo malessere psicologico ha forti ripercussioni ance sul malessere fisico, infatti uno su due lamenta un eccesso di stanchezza, il 29% ha frequenti mal di testa, dorme poco, fa poca attività fisica e mangia troppo o troppo poco; il 44,7% ha difficoltà di attenzione, il 40,4% studia male, poco o in maniera discontinua.
Ciò che emerge in maniera sistematica è la necessità, quasi un’urgenza, da parte degli adolescenti di di raccontarsi, di aprirsi, di vivere i problemi in modo diverso dai loro coetanei di qualche hanno fa. Questa necessità viene sottolineata anche dalla grande richiesta da parte degli adolescenti stessi di un supporto psicologico sistematico ed a loro disposizione. Agli adolescenti, infatti, è stato chiesto da chi vorrebbero farsi aiutare “per stare meglio” se ci fosse la possibilità: sono pochissimi quelli che rifiutano questa possibilità, solo alcuni confidano nell’allenatore sportivo, nell’insegnante (16%) o nel medico (12,9%), ma il 62,7% vorrebbe un aiuto psicologico. “Quasi due ragazzi su tre vorrebbero parlare con uno psicologo”.
La presenza di questa figura professionale, vista come grande risorsa e necessaria da parte dei giovani, può avere un ruolo significativo non solo nell’emergenza ma anche e soprattutto come ruolo di prevenzione e promozione di buona salute mentale, per fornire uno spazio di riflessione, per intercettare situazioni complesse e arginare derive problematiche. Tutto questo avvalorato dal fatto che è cambiato il rapporto dei giovani con le problematiche relative al benessere psicologico: oggi vengono considerate come situazioni che fanno parte di una vita complessa, finendo per complicarla, e che, se affrontati, possono aiutarti a crescere.
La salute mentale degli adolescenti è un problema complesso che richiede una risposta multidisciplinare. Famiglie, scuole, istituzioni e comunità devono lavorare insieme per creare un ambiente protettivo e supportivo, dove i giovani possano esprimere le loro emozioni e ricevere l’aiuto di cui hanno bisogno, soprattutto in un’ottica preventiva e non solo all’urgenza. La prevenzione è la miglior cura.