Orazio ci insegna l’importanza di festeggiare

orazio

Una delle locuzioni celebri del poeta latino Orazio, ” Nunc est bibendum”, è tradotta con l’espressione “Ora bisogna bere” .

La frase fu pronunciata in occasione della morte di Cleopatra, come fine del pericolo rappresentato per Roma e invitava i Romani a gioire dell’avvenimento.

L’approccio psicologico al brindisi, come momento di festeggiamento è da considerarsi suggestivo.

Ai tempi di Orazio, ovviamente, lo spumante o lo champagne non esistevano ancora. Il poeta infatti inneggiava ad una coppa di vino come strumento di gioia e condivisione.

Oggi, invece, per festeggiare un evento importante o semplicemente come momento di convivialità, in genere, ricorriamo alle cosiddette bollicine. Indipendente dalla cultura o dal territorio, il brindisi è accompagnato da frasi augurali per il futuro.

Il nunc est bibendo di Orazio rappresenta quindi psicologicamente parlando, un tentativo per rallentare i ritmi frenetici della quotidianità.

In una società moderna attuale, in cui tutto scorre alla velocità della luce, il brindisi diventa l’occasione per fermarsi un attimo e godersi il momento.

Dietro il classico tintinnio dei bicchieri, i festeggiati hanno la possibilità di sperimentare emozioni piacevoli e concentrarsi sul presente.

Il poeta Orazio, nella sua ode, suggerisce quindi di ricorrere ad un bicchiere di vino, da condividere con gli altri. Una coppa di buon vino diventa il simbolo di prosperità.

La gioia provata nel brindisi, unita agli auguri che ci si scambia, generano una piacevole stato di benessere psicologico e fisiologico. Sensazione che possiamo tranquillamente interiorizzare e a cui possiamo attingere nei momenti bui della nostra vita.

Il primo bicchiere è per la sete; il secondo, per la gioia, il terzo, per il piacere; il quarto, per la follia. (Apuleio)