Perché è importante capire le differenze culturali?

differenze culturali

Ti è mai capitato di parlare con qualcuno di un altro Paese e renderti conto che, nonostante parliate la stessa lingua, sembra che non vi capiate del tutto? Magari pensavi di essere stato chiaro, ma l’altra persona ha interpretato tutt’altro. O al contrario, hai avuto la sensazione che ci fosse qualcosa “non detto” tra le righe. Benvenuto nel meraviglioso (e a volte complicato) mondo delle differenze culturali!

Ecco, è proprio da queste situazioni che nasce la Culture Map, ideata da Erin Meyer, docente all’INSEAD.
La Culture Map è una mappa delle differenze culturali che influenzano il modo in cui lavoriamo e ci relazioniamo.
In sostanza, ci aiuta a capire perché ciò che è considerato “chiaro”, “educato” o “professionale” in un Paese, può essere interpretato in modo completamente diverso in un altro.

La Culture Map tocca un punto molto psicologico: non osserviamo la realtà in modo neutro, ma attraverso i filtri della nostra cultura. Per qualcuno essere diretti è segno di sincerità; per altri è segno di maleducazione.
In certi contesti, contraddire un superiore è un atto di coraggio; in altri, è considerato un gesto irrispettoso. Capire queste differenze non significa dover cambiare la propria identità, ma imparare a leggere l’altro. È un esercizio di empatia e di flessibilità mentale, due competenze fondamentali anche nella vita quotidiana.

Uno dei temi più affascinanti del modello di Meyer è il modo in cui si costruisce la fiducia.
In alcune culture si basa soprattutto sulla competenza e sulla puntualità; in altre nasce dal rapporto umano, dal tempo trascorso insieme, dalla sensazione di “intesa”. Entrambe le modalità hanno lo stesso obiettivo psicologico: sentirsi al sicuro con l’altro. Solo che il percorso per arrivarci cambia da una cultura all’altra.

La Culture Map di Erin Meyer ci ricorda che non esiste un modo “giusto” di comunicare o di lavorare, ma tanti modi diversi di essere umani. Ogni cultura risponde ai bisogni universali di fiducia, appartenenza e rispetto in maniera unica.

Allenare lo sguardo interculturale è, in fondo, un esercizio di intelligenza emotiva: ci aiuta a comprendere meglio gli altri e a crescere anche come persone.

E la prossima volta che ti trovi davanti a un malinteso culturale, prova a chiederti: “Da quale mappa stiamo partendo?” 🌍