POS: acronimo inglese per indicare genitori alle spalle
L’acronimo inglese POS (Parents over Shoulders, letteralmente genitori alle spalle) è utilizzato dai ragazzi in rete per indicare la presenza dei loro genitori che potrebbero spiare la conversazione. Il termine ha purtroppo assunto la connotazione di segnalazione di un “pericolo”. Per gli psicologi, invece, la presenza di genitori, rappresenta un efficace base per la crescita dei propri figli.
Lo sviluppo psicofisico di un bambino è costellato di molteplici e complesse trasformazioni, che interessano diverse sfere: fisica, cognitiva, affettiva e relazionale.
Questo processo evolutivo, normalmente, avviene in un ambiente familiare e sotto la guida di genitori attenti alle esigenze dei propri bambini.
Innanzitutto, è necessario che i genitori siano consapevoli dell’individualità del proprio figlio, con proprie esigenze e copacità. I bambini vanno accompagnati verso l’autonomia, aiutandoli ad affrontare adeguatamente gli eventi critici, senza sostituirsi ad essi. Devono imparare a vestirsi, ad allacciare le scarpe e così via.
Ogni giorno, sia i genitori che i figli, sono impegnati nella modulazione della loro relazione reciproca, in base agli accadimenti quotidiani. Nei rapporti fra adulti e bambini, entrano in gioco continuamente le capacità di adattamento degli uni e degli altri.
E’ dall’infanzia, che i POS, i genitori, accompagnano i loro figli nella costruzione di una propria morale, mediante la costruzione di regole e l’interiorizzazione di esse. Senza dimenticare che, in questo processo, partecipano tutti i componenti della famiglia con un ruolo attivo.
Il bambino, fin dalla nascita, infatti regola il proprio comportamento attraverso costanti feedback con l’ambiente circostante.
Importante compito genitoriale è lo sviluppo del comportamento pro-sociale. I rapporti familiari favoriscono l’attenzione sull’empatia, sulla comprensione dell’altro, del suo pensiero e del suo eventuale disagio. L’importanza dell’adozione di uno stile educativo autorevole, basato proprio sulla comunicazione, sulla spiegazione e sul ragionamento condiviso, determina lo sviluppo di un comportamento altruistico, senza perdere la propria individualità.