Stress e Fattori di Rischio Psicosociali

di Martino Daniela

scientific 3 2022

Lo stress è una reazione relativamente aspecifica alle sollecitazioni ( stressors o stimoli) dell’ambiente esterno e/o interno. E’ dunque un meccanismo di risposta alle richieste ambientali che ha natura del tutto fisiologica e non patologica(eustress): Senza stress c’è la morte(Hans Selye)

Tuttavia, gli studi, l’esperienza clinica e la ricerca, dimostrano che in alcune condizioni la risposta di stress può divenire disfunzionale, ovvero, nei seguenti casi specifici:

1 – per inadeguata intensità degli stimoli (sovra o sottostimolazione)

2 – per eccessiva durata degli stessi

3 – per caratteristiche di personalità del soggetto.

In questi casi la reazione di stress può diventare patologica e trasformarsi in una sindrome da stress negativo (distress), che è caratterizzato da:

a – disturbi cogni t ivi (perdi ta di concentrazione, difficoltà ad assumere decisioni, persistenti pensieri negativi, diminuita abilità dei managers, ecc.)

b – disturbi emozionali (perdita di entusiasmo, i r r i t a b i l i t à , a n s i a , depressione, ecc.)

c – disturbi fisici (palpitazioni, mal di schiena, mal d i t e s t a , d i s t u r b i gastrici,ecc.)

d – disturbi comportamentali (decremento d e l l a p e r f o r m a n c e , d i s t u r b i dell’alimentazione, aumento di errori e infortuni, abuso di alcool e tabacco, stato di sovra o sotto eccitazione, ecc.).

Uno dei maggiori fattori di stress sul lavoro è rappresentato dalle relazioni interpersonali. A tal proposito L. Levi ha messo a punto il modello dello stress cosiddetto “psicosociale”,secondo cui le i n t e r a z i o n i s o c i a l i e i r a p p o r t i interpersonali possono rappresentare per le persone una fonte stressogena, in grado di produrre tutti i disturbi psicosomatici alla pari dei altri stimoli ambientali, fisici o organici.

Le interazioni lavorative, se non gestite correttamente possono esporre a danni alla salute fisica e psicologica, insieme ad a l t r i f a t t o r i . Proprio questa consapevolezza ha spinto molti ricercatori a circoscrivere e definire il campo dei f a t t o r i che incidono maggiormente sullo stress da lavoro.

I fattori meglio individuati dalle ricerche sono i seguenti: -il carico di lavoro, -i ritmi, – i turni lunghi o mal pianificati in successione -rumore

Secondo un’ indagine (1999/2000) dell’European Agency for Safety and Health at work nei paesi industrializzati e post industriali le malattie professionali di carattere fisico, organico o con forte correlazione causa/effetto, sono in continua diminuzione, di contro, sono invece in aumento le patologie stress correlate, aspecifiche e multifattoriali. E’ probabile che in larga parte ciò sia dovuto alla forte precarizzazione del mercato del lavoro, alle difficoltà di ricollocazione,agli obiettivi organizzativi sempre più pretenziosi, alla scarsa valorizzazione delle risorse umane, alla mancanza di una visone etica del lavoro; fattori questi che impattano in maniera pesante sul senso di autoefficacia dell’individuo, oltre a determinare tutti quei disturbi connessi alla sfera ansiosa e depressiva.

Quanto non appena accennato ci dà il senso del perché nel mondo del lavoro si consumino tanti drammi di umana sof ferenza. Uno studio di Hans Leymann, stima che l’8% dei suicidi avvenuti in Svezia in un anno, trovi nel lavoro un rapporto diretto di causa-effetto.

Un malessere con cui gli operatori della prevenzione dovranno confrontarsi nel tempo a venire,sia lavorando a livello individuale, sia a livello organizzativo, spingendo i contesti di lavoro a occuparsi sempre di più dei fattori che ormai notoriamente possono intervenire sul miglioramento del benessere lavorativo, ovvero :

-Funzione e Cultura organizzativa Comunicazione, sostegno nella risoluzione di problemi e sviluppo personale; definizione degli obiettivi organizzativi

-Ruolo nell’organizzazione Coerenza di ruolo, ripartizione equa delle responsabilità per i dipendenti —-Evoluzione della carriera Evoluzione di carriera, promozione del capitale umano, retribuzione, sicurezza dell’impiego, sensibilizzazione rispetto al valore sociale attribuito al lavoro

Autonomia decisionale/Controllo P a r t e c i p a z i o n e a l p r o c e s s o decisionale,controllo sul lavoro  

-Rapporti interpersonali sul lavoro Riduzione dell’ isolamento fisico o sociale, rapporti funzionali con i s u p e r i o r i , cura d e l l e r e l a z i o n i interpersonali, supporto sociale.

Interfaccia famiglia-lavoro Conciliazione tra casa e lavoro.

Riepilogando lo stress non è una malattia, ma piuttosto una disfunzione di sistema che può arrecare danni se non adeguatamente controllato nei contesti lavorativi. In questo senso, non vi è una ricetta magica per la gestione dei fattori stress lavoro-correlato, tuttavia vi sono diverse indicazioni di ricerca che indicano come il clima organizzativo in un’azienda/realtà lavorativa possa essere migliorato, anche in modo significativo, con interventi tempestivi e mirati che coinvolgono in modo coordinato l’ambito relazionale, organizzativo, gestionale e sanitario.

Bibliografia

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-Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro. Valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato: guida operativa; 2010.

-Leka S, Cox T. The European Framework for Psychosocial Risk Management: PRIMA-EF. UK: I-WHO; 2 0 0 8 . p p 8 0 – 9 5 ( I S B n 978-0-9554365-2-9).

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