L’uragano dell’adolescenza si è abbattuto sulla famiglia
L’adolescenza è una fase di passaggio e di crescita, in cui si esplica la trasformazione dell’ essere bambino al diventare adulto. Questa transizione non è serena, ma rappresenta un vero e proprio uragano, con conseguenze sia devastanti che di ricostruzione.
Lo sviluppo puberale e la comparsa dei caratteri sessuali secondari costituisce l’inizio dell’adolescenza. I notevoli cambiamenti fisici fanno da cornice alle turbolenze di natura affettiva. Con il corpo, cambia anche lo sviluppo emotivo e relazione del ragazzo.
L’adolescente perde la propria condizione di bambino e crea dei nuovi ruoli e regole comportamentali in famiglia, a scuola e nel gruppo dei pari.
E’ un processo che influenza sensibilmente l’equilibrio familiare per i suoi molteplici aspetti. E’ uno degli eventi critici del ciclo vitale della famiglia.
Durante l’adolescenza la parola d’ ordine è contraddizione: da una parte si reclama l’indipendenza e l’autonomia dai genitori, mentre dall’altro si percepisce la necessità di una sicurezza familiare, dettata da una casa, lo studio, le relazioni stabili e storiche.
Attualmente, con l’industrializzazione e il prolungamento della scolarizzazione obbligatoria, si assiste ad un allungamento del limite temporale adolescenziale. A tali fattori si aggiungono le difficoltà a trovare un lavoro stabile e ben remunerato.
I genitori però non sono esenti da questa prolungata adolescenza. Spesso si rendono protagonisti e fautori di questo status quo. Essi mettono in atto strategie comportamentali di protezione nei confronti dei loro figli, compromettendo lo sviluppo e il consolidamento della loro autostima.
Spesso, per evitare gli effetti logoranti dell’uragano, i genitori tendono ad essere estremamente permissivi e non prediligono il dialogo/confronto.
Non si facilita il processo di separazione, ma li si rende ancora più dipendenti, aumentando la già fisiologica confusione, per mancanza di regole e di modelli di identificazione.
Portami dove nascono gli uragani e poi arrivano gli arcobaleni più belli.
(Fabrizio Caramagna)