Facebook lancia Meta: attenzione alla salute mentale
Facebook lancia Meta: attenzione alla salute mentale degli utenti.
Nasce un nuovo mondo, una terza dimensione in cui il mondo online e offline si compenetrano dando vita ad una nuova realtà.
Il termine “Meta” indica il Metaverso: un insieme di spazi virtuali generati dai computer e popolati da “avatar“ o ologrammi, in cui convergono diverse tecnologie che consentono di fare qualsiasi cosa.
Nel Metaverso le persone potranno incontrarsi e interagire pur non essendo fisicamente nello stesso posto, potranno teletrasportarsi in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento per svolgere le attività quotidiane o vivere esperienze eccezionali. Un mondo parallelo e virtuale in cui si vive e si agisce per mezzo della propria identità digitale.
Quali saranno gli effetti sulla nostra salute mentale?
Stiamo assistendo alla genesi di una rivoluzione virtuale che stravolgerà la società al pari, se non più, di quella digitale.
Lo stesso Zuckerberg ha definito Meta come “il nuovo Internet”, in versione aumentata.
Il rischio più grande che corriamo è quello di distaccarci completamente dalla realtà.
Vivere in un universo virtuale proiettando la nostra immagine ideale rischia di farci perdere di vista chi siamo realmente.
Siamo preparati a questo upgrade? Proprio come accade nei social network con le fake news, saremo in grado di distinguere cosa è reale da cosa non lo è?
Sono in tanti a nutrire delle preoccupazioni, addirittura la deputata statunitense Alexandria Ocasio-Cortez ha espresso su Twitter il proprio disappunto, definendo Meta “un cancro per la democrazia”.
Corriamo il pericolo di affrontare una svolta epocale con candida incoscienza, senza sviluppare le strategie di coping necessarie per far fronte a questa trasformazione.
Meta non è un semplice gioco, ma una nuova dimensione relazionale, un’altra faccia della nostra realtà che è bene identificare con consapevolezza per non farci trovare, ancora una volta, vulnerabili e impreparati.
Per cogliere questa inestimabile opportunità di progresso occorre, come sempre, una buona dose di attenzione e una corretta educazione digitale.