Natale e social detox: la FOMO non va in vacanza

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Natale e social detox: cosa fare quando la FOMO non va in vacanza?
Viviamo in una società iperconnessa, i nostri ritmi sono sempre più frenetici e i nostri tempi scanditi dall’incessante trillo di notifiche. Tra smart working, email e social networks siamo sempre incollati ad uno schermo.

Le vacanze di Natale sono un’occasione perfetta per depurarci dall’utilizzo smodato della tecnologia, eppure non sempre è così. Questo perché i dispositivi digitali sono ormai parte integrante della nostra vita e costituiscono uno strumento indispensabile per raccontare la quotidianità e coltivare le relazioni.

Talvolta l’attaccamento allo smartphone assume contorni sempre più preoccupanti, spie di una vera e propria sindrome: la FOMO. L’acronimo si traduce letteralmente in “fear of missing out“, ovvero la paura di essere tagliati fuori e si riferisce alla preoccupazione compulsiva riguardo alla perdita di un’opportunità di interazione sociale.

La FOMO costituisce una vera e propria forma di dipendenza in cui l’individuo vive il terrore di essere “disconnesso” e al tempo stesso manifesta il desiderio, talvolta ossessivo, di monitorare costantemente ciò che viene pubblicato dai suoi amici sui social networks.

Questa tendenza si conferma anche in vacanza, dove sempre più utenti scelgono di utilizzare gli strumenti digitali come forma di intrattenimento.


L’esigenza di restare perennemente connessi e postare contenuti in real time talvolta arriva all’esasperazione e genera un sovraccarico emotivo fonte di ansia e stress che si riflette negativamente sulla salute mentale.

La soluzione è il social detox: ovvero un periodo di disintossicazione dai social media e dai digital device quando diventano una presenza troppo invadente e ingombrante, per riscoprire l’interazione genuina nella vita reale.

Come attuare il social detox?

Stabilire dei tempi per la fruizione digitale
Imporsi un tempo massimo da dedicare ai social networks e rispettarlo, ci aiuta a prendere il controllo della nostra vita e a limitare le occasioni di distrazione, rafforzando così l’autocontrollo e la capacità di concentrazione.

Privilegiare attività che implicano il contatto diretto
Riappropriarsi del piacere di vivere le relazioni vis a vis, apprezzare la compagnia delle persone con cui si condividono interessi e passioni e costruire nuove opportunità di interazione nella vita reale.

Affrontare il disagio
Spesso la dipendenza da smartphone o da altri strumenti digitali cela un malessere latente, è bene prendere coscienza del proprio disagio ed avere il coraggio di chiedere aiuto per prendersi cura del proprio benessere psicofisico. Quando ci si accorge di non possedere gli strumenti per fronteggiare il problema in maniera autonoma è importante chiedere aiuto ad un professionista che possa guidarci verso la risoluzione.