Perseverare in mancanza di risultati: perché si fa?

Perseverare è un’azione che spesso indica costanza e impegno. Tuttavia, a volte, può risultare non utile perseverare.

perseverare

Quante volte è capitato di pensare “faccio sempre lo stesso errore!” e quante volte, nonostante si abbiano chiari gli obiettivi, ci si continua ad impigliare nelle stesse azioni che non producono i risultati sperati?

Perché perseveriamo? E cosa comporta farlo?

  • possiamo mettere in atto sempre le stesse azioni perché abbiamo imparato a seguire regole e, questo, ci può far diventare insensibili alle esperienze dirette. Quando il nostro apprendimento si basa su regole (ad esempio: “se studi, diventi bravo”), siamo portati a seguirla a prescindere da ciò che sperimentiamo nella realtà. Qual è il costo? Chi impara a regolare il proprio comportamento attraverso l’esperienza diretta, riesce ad adattarsi più velocemente ai cambiamenti; chi lo fa attraverso regole, avrà più difficoltà ad adeguarsi.

La sofferenza psicologica a volte dipende proprio dal processo attraverso cui generiamo regole in cui rimaniamo impigliati.

  • esistono diversi modi di aderire alle regole che possono condurre a perseverare, pur non essendoci i risultati sperati. Alcune regole vengono seguite perché derivano dalla nostra storia di apprendimento. Pensiamo ad esempio che il comportamento di guardare la strada prima di attraversarla deriva da quello che dicevano i nostri genitori e non dalla nostra esperienza diretta. Dunque, in alcuni casi, è un vantaggio tenere in considerazione l’esperienza di un adulto per non incorrere in rischi.

Perseverare in mancanza di risultati, quando si segue una regola, può tuttavia mantenere comportamenti evitanti e causare insensibilità al contesto circostante.

Pensiamo ai casi in cui tendiamo a ricadere negli stessi comportamenti, anche se l’esperienza ci mostra che probabilmente dovremmo modificare qualcosa. Se penso che “devo essere una persona di successo per essere accettato”, metterò in luce solo i comportamenti che seguono quella regola. Se fallisco, penserò di non valere nulla, senza dare attenzione ad altri elementi presenti nel mio contesto di vita. Qui, spesso, si nasconde il nucleo di comportamenti psicopatologici. Cosa vuol dire? Vuol dire che non siamo più attenti a cogliere gli aspetti della realtà che ci circonda, ma siamo legati ad una regola che ci immobilizza in un circolo vizioso e in abitudini malsane.