Cyberbullismo e le competenze socio-emotive

cyberbullismo

Il bullismo è un fenomeno dilagante, di cui moltissimi ragazzi e ragazze ne sono vittime. Con il maggiore utilizzo delle tecnologie digitali tra giovani e giovanissimi, tale fenomeno si sviluppa sempre più sulla rete. Questo comportamento generando uno specifico tipo di bullismo: il Cyberbullismo. Sempre più ricerche sostengono che le competenze sociali ed emotive abbiano un ruolo cruciale nel cyberbullismo.

Che cos’è il cyberbullismo?

Secondo la definizione del Miur “il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, foto, video, email, chat rooms, instant messaging, social network, siti web, telefonate), il cui obiettivo è quello di provocare danni ad un coetaneo incapace di difendersi”. Il cyberbullismo può avere gravi ripercussioni fisiche e psicologiche, ad esempio sintomi psicosomatici e depressivi, ansia, comportamenti autolesionistici e abuso di sostanze. Il cyberbullismo è caratterizzato da molte specificità che lo distinguono dal bullismo tradizionale. Kwan e Skoric (2013) descrivono tre caratteristiche uniche che sono diverse dal bullismo tradizionale: (a) c’è un pubblico più ampio che può vedere l’umiliazione della vittima, (b) Internet ha una capacità illimitata, il contenuto offensivo è disponibile per un tempo più lungo, può essere scaricato e caricato ripetutamente e (c) i cyberbulli possono essere anonimi. Poiché le competenze socio-emotive hanno un ruolo significativo nel bullismo tradizionale, ad esempio empatia e disimpegno morale, la ricerca attuale mira a esplorare se queste competenze influenzano anche la formazione del cyberbullismo.

Cosa sono le competenze socio-emotive?

Le competenze socio-emotive riguardano la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni, saper sviluppare empatia con chi ci circonda grazie all’apprendimento delle emozioni altrui, prendere buone decisioni, costruire amicizie, gestire efficacemente le situazioni sfidanti. Queste possono essere suddivide in tipologie: consapevolezza di sé, capacità di autoregolarsi, consapevolezza sociale, abilità relazionale e capacità di prendere decisioni responsabili.

Studi recenti sostengono che la mancanza di capacità socio-emotive negli adolescenti contribuisce al coinvolgimento nelle attività di cyberbullismo. La mancanza di empatia, ad esempio, potrebbe spiegare il comportamento di cyberbullismo tra gli adolescenti. Osservando le esperienze, i sentimenti o il dolore di un’altra persona, l’empatia consente alle persone di vedere le cose dalla loro prospettiva e di provare emozioni vicarie simili. I cyberbulli non sono in grado di comprendere e sentire le emozioni vicarie degli altri. Inoltre, i cyberbulli non solo mancano di empatia nel dominio affettivo, ma mancano anche della capacità di vedere le cose dal punto di vista degli altri. Oltre all’assenza di empatia, anche la mancanza di regolazione emotiva e l’attivazione selettiva e il disimpegno degli standard interni e morali sono fattori importanti nel cyberbullismo.

Ruolo delle competenze socio-emotive e cyberbullismo

Lo studio di Arató, Zsidó, Lénárd e Lábadi (2020) ha avuto l’obiettivo di esplorare le specifiche strategie di regolazione delle emozioni disadattive che caratterizzano le cybervittime e di chiarire il ruolo dell’empatia nella cybervittimizzazione. Inoltre, un altro obiettivo era esplorare se il disimpegno morale caratterizza i cyberbulli in assenza di capacità di regolazione delle emozioni empatiche e adattive. 524 studenti di età compresa tra 12 e 19 anni hanno partecipato alla ricerca, in cui sono stati utilizzati questionari di autovalutazione.

I risultati principali mostrano che il cyberbullismo è associato a difficoltà nelle competenze socio-emotive. I cyberbulli e le vittime dei bulli dimostrano una reattività meno empatica e mostrano un maggiore disimpegno morale rispetto ai non cyberbulli. I cyberbulli non sono in grado di cogliere la prospettiva degli altri o provare emozioni vicarie. Inoltre, si è osservato come il disimpegno morale è associato alla perpetrazione di cyberbullismo; tuttavia, il disimpegno morale ha caratterizzato non solo i cyberbulli ma anche le vittime di bullismo.

D’altra parte, le vittime di cyberbullismo tendono a utilizzare strategie di regolazione delle emozioni sia adattive che disadattive per far fronte alle loro emozioni negative, come ruminazione, auto-colpa, accettazione e pianificazione. Inoltre, le vittime di cyberbullismo hanno una maggiore empatia cognitiva e affettiva rispetto ai cyberbulli e alle vittime di bullismo.

Conclusione

I risultati hanno dimostrato l’importanza dell’empatia, delle strategie di regolazione delle emozioni e del disimpegno morale sia nella perpetrazione di cyberbullismo che nella cybervittimizzazione. È fondamentale, quindi, promuovere ed implementare l’apprendimento socio-emotivo tra bambini e adolescenti, sia nelle scuole che nell’ambiente familiare. Promuovendo tali capacità, i cyberbulli e le vittime di bullismo possono essere in grado di imparare a comprendere gli altri e i propri stati affettivi. Livelli più elevati di empatia affettiva e cognitiva, intenzione di confortarsi con gli altri e regolazione adattiva delle emozioni potrebbero essere fattori protettivi contro il cyberbullismo.

In conclusione, comprendere i ruoli specifici delle abilità socio-emotive può aiutare a comprendere le dinamiche alla base del cyberbullismo e può fungere da base per programmi di prevenzione e intervento.

Fonti

Arató N, Zsidó AN, Lénárd K and Lábadi B (2020). Cybervictimization and Cyberbullying: The Role of Socio-Emotional Skills. Front. Psychiatry 11:248. doi: 10.3389/fpsyt.2020.00248

Kwan GCE, Skoric MM (2013). Facebook bullying: An extension of battles in school. Comput Hum Behav, 29:16–25. doi: 10.1016/j.chb.2012.07.014

Ang RP, Goh DH (2010). Cyberbullying among adolescents: The role of affective and cognitive empathy, and gender. Child Psychiatry Hum Dev, 41(4):387–97. doi: 10.1007/s10578-010-0176-3

https://www.miur.gov.it/bullismo-e-cyberbullismo