Come promuovere il benessere educativo
Chi di noi non è mai tornato da scuola insoddisfatto e sofferente? Quanti studenti tornano a casa piangendo e disperandosi perchè non stanno bene a scuola. Star male a scuola significa provare emozioni sgradevoli, che determinano poi stati d’animo negativi. Noi tutti sappiamo quanto sia impossibile costruire nulla se prevalgono frustrazione, amarezza e uno stato d’animo di impotenza (Walesa). Per la maggior parte delle persone, la parola “benessere” richiama alla mente uno stato armonico di salute.
Come possiamo promuovere il benessere educativo?
Il benessere educativo indica “star bene in classe” e si costruisce giorno dopo giorno, con un pensiero positivo e con interazioni significative, che fanno bene allo studente e che gli permettono di emergere come “persona”. Occorre favorire il pensiero “utile”,quello basato su dati e fatti reali. Bisogna scacciare via i pensieri inutili, che generano rabbia e preoccupazione negli studenti. Fra i pensieri inutili compare spesso la frase:non sono capace di dire quello che ho imparato.
Huppert (2009) sostiene che il benessere psicologico riguarda la vita che va bene ed è una combinazione di sentirsi bene e funzionare in modo efficace. Bisogna coinvolgere gli studenti in attività interessanti e piacevoli, affinchè essi possano funzionare in modo efficace.
Si riportano alcuni esempi:
- Nominare uno studente referente.
- Promuovere il lavoro in piccoli gruppi per la consegna delle attività.
- Permettere la socializzazione dei lavori svolti.
Lo studente referente si fa portavoce di bisogni educativo-didattici dei suoi compagni, mentre la promozione del lavoro in piccoli gruppi permette la condivisione delle esperienze. Dare agli allievi la possibilità di socializzare i lavori significa credere nelle loro possibilità, aumentando la loro autostima.
Il benessere è la condizione necessaria all’apprendimento quanto all’insegnamento. Ed è agli insegnanti che spetta il compito di costruire un clima sereno,all’interno di una relazione educativa efficace.
La scuola è oggi ricca di tante iniziative finalizzate al conseguimento del benessere dei ragazzi, ma la scuola deve essere anche – ed essenzialmente essa stessa palestra di ricerca e di impegno intellettuale sullo stesso tema del benessere (Guido,2008).