Alunni plusdotati: interventi e strategie personalizzate
Disse una volta uno studente di scuola superiore:<< Spesso finisco gli esercizi prima dei miei compagni, ma dopo non so che fare. Mi annoio…>>. Quel ragazzo manifestava solo il desiderio di conoscere. Qualche anno fa Luca (nome di fantasia) si laurea in Ingegneria Aeronautica. Attualmente lavora all’estero, ma continua ancora a studiare e ad aggiornarsi costantemente. Oggi mi pongo una domanda: è probabile che Luca sia una persona plusdotata? Nel 2018 il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi emanava le Linee Guida per la Valutazione della Plusdotazione in Età Evolutiva,ma ancora oggi non se se Luca sia un plusdotato perchè non è stato mai sottoposto ad una valutazione specifica.
Ma che cosa è la plusdotazione? La plusdotazione è un tipo di intelligenza caratterizzata non solo da una prestazione elevata ai test di intelligenza, ma anche da eccezionali livelli di creatività.
La prospettiva maggiormente accreditata sembra oggi essere quella che vede la plusdotazione come il risultato dell’interazione tra geni e ambiente (LaBuda, DeFries & Fulker, 1987; Scarr & McCartney, 1974, Asbury,Plomin,2014)
Per gli alunni plusdotati le scuole progettano percorsi didattici specifici, con opportuni interventi e strategie personalizzate, che tengano conto del loro stile di apprendimento e del loro potenziale cognitivo.
Quali interventi e quali strategie per alunni plusdotati?
Dietro la parola plusdotazione si nasconde il concetto di “persona”,una persona che ha dei bisogni di apprendimento specifici. La scuola italiana, rispetto alle scuole di altri paesi, è fortemente inclusiva e propensa a progettare percorsi personalizzati e/o individualizzati per alunni con bisogni educativi speciali: con disabilità, dsa e adhd e con svantaggi di varia natura. Ci si dimentica, in alcuni casi, degli alunni “talentuosi”, ovvero dei plusdotati, coloro che dietro la “voglia di non fare”, possono nascondere un alto potenziale cognitivo. Solitamente gli alunni ad alto potenziale cognitivo hanno un pensiero intuitivo, si annoiano quando devono eseguire esercizi semplici, anzi preferiscono cimentarsi in sfide cognitive elevate.
Si potrebbe immaginare ad una breve lista attività per gli alunni plsudotati, di seguito riportate:
a) affidare agli alunni plsudotati il ruolo di tutor, per aiutare un compagno meno bravo in una particolare disciplina;
b)coinvolgere gli alunni plusdotati in giochi educativi stimolanti di squadra;
c) invitare gli alunni plusdotati ad insegnare le strategie di apprendimento agli altri alunni.
Riassumendo brevemente, gli alunni plusdotati devono vivere in un contesto accettante e stimolante che li impegni e li gratifichi contemporaneamente.
Facciamo in modo che la scuola non soffochi queste intelligenze.Sarebbe la fine!