Catfishig: la minaccia psicologica reale di una finta identità virtuale
Negli ultimi tempi il termine “Catfishing” è rimbalzato tra telegiornali e programmi televisivi per la triste vicenda di Daniele, il 24enne di Forlì che ha deciso di farla finita dopo aver scoperto che la sua fidanzata, frequentata virtualmente per un anno, era in realtà un’altra persona. Questo fenomeno, ancora poco conosciuto in Italia, è molto frequente negli USA, tanto da aver dato vita al docu-reality “Catfish: false identità” che racconta storie di catfishing.
Cos’è il catfishing?
Secondo l’Accademia della Crusca, il termine Catfish indica una persona che costruisce in rete un proprio profilo fingendo di essere un’altra persona per burlare o truffare qualcuno o al fine di instaurare in rete rapporti amicali (a volte anche sentimentali) con una falsa identità.
Cosa spinge le persone a fare catfishing?
Generalmente ci sono diversi aspetti che spingono il catfish a costruirsi una finta identità virtuale. Potrebbe trattarsi di un individuo particolarmente insicuro che convive con la paura di non essere accettato; di una persona profondamente insoddisfatta della sua vita, che prova a sublimare i propri desideri costruendosi un’identità alternativa e fasulla.
Che sia per noia o per uno scopo preciso, i catfish riescono a costruire un vero e proprio alter ego digitale che gli consente di instaurare relazioni con vittime inconsapevoli.
Gli effetti del catfishing sulla vittima
Le vittime di catfishing sono spesso insicure e fragili e trovano conforto e speranza nelle attenzioni dei loro persecutori. Queste condizioni di partenza creano terreno fertile per un gioco di potere che mira a creare un rapporto di dipendenza affettiva. Una volta scoperto il tranello, le vittime cadono in una spirale di delusione, tristezza e vergogna, accompagnata da frustrazione e rabbia verso se stessi.
Come contrastare il fenomeno?
Purtroppo ad oggi non viene fatto un lavoro di prevenzione mirata sul catfishing. Per fronteggiare questa minaccia occorre fare un lavoro strategico e strutturato di informazione e formazione sin dalle scuole agendo su due livelli. Da un lato descrivendo il fenomeno e i pericoli che ne derivano, fornendo gli strumenti necessari a riconoscerlo; dall’altro lavorando sulla consapevolezza e sull’autostima dei ragazzi, affinché ci siano sempre meno catfish.