Il tarassaco come esempio di crescita e libertà
La primavera è sbocciata intorno a noi e anche il tarassaco fa ormai capolino in giro.
Il suo fiore giallo annuncia l’arrivo dei colori della natura e nel nostro abbigliamento, che lentamente abbandona i colori scuri e invernali.
La sua particolarità è data dalla trasformazione dei suoi semi in un’appendice dall’aspetto morbido e setoso che vien voglia di soffiare via. A tal proposito è chiamato anche soffione.
Per questa sua caratteristica così peculiare, questo fiore cangiante assume in psicologia un significato simbolico del percorso di crescita personale.
Questo fiore, come tutti del resto, produce i suoi semi leggeri e volatili, come possibilità di piantare radici anche altrove e non solo nelle immediate vicinanze della pianta madre.
I continui cambiamenti simboleggiano le fasi di vita di una persona, che giunta a maturazione, con i suoi tempi, lascia la sicurezza delle proprie radici per avventurarsi altrove.
I semi del tarassaco infatti ognuno con il proprio tempo lasciano il pappo per esplorare il mondo e generarsi nella primavera successiva.
Alcuni impavidi si abbandonano a folate di vento più impetuose, altri timidamente cominciano a rotolarsi nella leggera brezza.
Non mancano neppure quelli che faticano a sopportare il distacco, che prima o poi è necessario avvenga. Proprio come nella metafora della vita familiare.
Su questa stessa scia, il nostro blog, nato ormai due anni fa assume come simbolo in copertina proprio il soffione del tarassaco, come possibilità di libertà per conoscere nuove cose, fare nuove esperienze che ci aiutano nel nostro percorso di crescita personale.