
Il sunday blues e la nostalgia della domenica

La domenica pomeriggio, a molte persone, capita di attraversare qualche ora di ansia e nostalgia: questa sensazione si chiama sunday blues.
Il tanto agognato weekend volge al termine, il riposo lavorativo è finito e le cose che ci si era prefissati di fare proprio nel fine settimana non sono state espletate.
Ecco che si attiva un meccanismo di negatività che porta a pensare alla monotonia della routine settimanale e crea uno stato di malessere.
L’arrivo della domenica sera, quindi, in molte persone porta con sé tristezza e preoccupazione per la settimana che sta per cominciare.
Il sunday blues nasce come forma di riflessione serale.
Alcuni infatti lamentano il poco tempo a disposizione, altri l’eccessivo ozio e inattività.
Quindi il week end diventa non un momento per se stessi, ma un periodo che viene caricato di aspettative spesso disilluse.
C’è un’ambivalenza di fondo in cui il desiderio di rallentare il ritmo frenetico della settimana cozza con l’idea di nullafacenza e riposo.
Le persone tendenzialmente ansiose sono ovviamente più predisposte a sviluppare questi pensieri malinconici.
In genere, coloro che affidano i propri pensieri a contenuti tristi e svalutanti, sono terreno fertile per non godere appieno della vita.
É molto facile cadere preda di questo processo cognitivo, perché ci si affida più ad aspettative alte che ad una reale percezione dell’utilizzo del tempo.
Ovviamente le ore a disposizione nel week end sono limitate, ma non per questo meno fruttuose.
C’è chi predilige il riposo e chi il divertimento, ma non in maniera rigida e prefissata.
Le esigenze personali cambiano continuamente e ci si adatta alle richieste che il nostro corpo o le nostre relazioni ci richiedono.
Quindi, una passeggiata o una semplice dormita, assumono importanza e funzionalità che cambiano di volta in volta.
Basta ascoltarsi e regalarsi ciò di cui si ha bisogno