Animal Hoarding o Sindrome di Noé

L’accumulo di animali, noto anche come animal hoarding o sindrome di Noè, è un  un disturbo psichico caratterizzato dall’accumulo di animali domestici, spesso vissuto senza la capacità di fornire loro cure adeguate. 

Si tratta di una forma di  disposofobia o disturbo da accumulo compulsivo, che nel DSM-5 passa da essere classificato come disturbo ossessivo compulsivo a una categoria autonoma. L’animal hoarding, nel DSM-5, non ha però un’ulteriore classificazione specifica, perché viene inserito nella categoria di disturbo da accumulo compulsivo.

Gli accumulatori compulsivi di animali sentono la forte necessità di accumulare un gran numero di animali ma, spesso, possono avere difficoltà nel riconoscere la propria situazione come problematica. 

Al contrario, possono percepire se stessi come salvatori degli animali, anche se le condizioni in cui gli animali vivono sono spesso degradanti e dannose per il loro benessere: credono di prendersi cura dei loro animali in modo amorevole, ma in realtà il loro ambiente diventa rapidamente sovraffollato e insalubre.

Questi ambienti possono essere sporchi e privi di risorse fondamentali come cibo, acqua e cure veterinarie. Gli animali in questi contesti possono soffrire di malnutrizione, malattie non trattate, parassiti e stress da sovraffollamento.

La cosiddetta Sindrome di Noè è una condizione complessa che necessità di ulteriori studi su diversi versanti.

Questo disturbo, infatti, oltre che coinvolgere la la salute mentale della persona, rappresenta un problema di salute e tutela degli animali, nonché un problema di salute pubblica. Gli ambienti sovraffollati possono creare problemi igienici che possono ripercuotersi sulla salubrità delle comunità circostanti. 

Inoltre, la mancanza di cure adeguate può portare alla diffusione di malattie trasmissibili agli esseri umani, come la rabbia. Il trattamento di questo disturbo deve quindi svolgersi con una combinazione di interventi psicologici, supporto sociale e assistenza, sia per la persona che per gli animali coinvolti.

Affrontare il problema dell’accumulo di animali richiede un approccio compassionevole e collaborativo, in cui è importante l’esercizio dell’ empatia. È importante coinvolgere professionisti della salute mentale per fornire supporto alle persone interessate e aiutare a trattare le cause sottostanti del comportamento. 

Le autorità locali e le organizzazioni per la protezione degli animali possono poi intervenire per rimuovere gli animali dalle condizioni nocive e fornire assistenza e risorse per il loro recupero e la loro ricollocazione in ambienti sicuri.