Cambiamento climatico, inquinamento e salute mentale: quale connessione?
La letteratura scientifica riporta come il cambiamento climatico, l’inquinamento atmosferico e la pandemia da COVID-19 potrebbero influenzare la salute mentale, con disturbi che vanno da lievi risposte emotive negative a condizioni psichiatriche conclamate, in particolare ansia e depressione, disturbi correlati a stress/traumi e abuso di sostanze. I gruppi più vulnerabili sono gli anziani, i bambini, le donne, le persone con preesistenti problemi di salute soprattutto mentali, i soggetti che assumono alcuni tipi di farmaci tra cui gli psicofarmaci, le persone con basso status socio-economico e gli immigrati.
Il cambiamento climatico
Il cambiamento climatico è definito come “un cambiamento del clima direttamente o indirettamente attribuibile alle attività umane che alterano la composizione dell’atmosfera del pianeta e si aggiungono alla variabilità climatica naturale osservato su intervalli di tempo simili”. Come sappiamo, diverse evidenze oggettive registrate negli ultimi secoli hanno rivelato drammatici cambiamenti climatici: aumento della temperatura dell’aria e degli oceani, innalzamento del livello del mare, diffuso scioglimento dei ghiacciai, aumento della frequenza e dell’intensità dei fenomeni meteorologici estremi, variazione della salinità degli oceani, andamento dei venti e distribuzione annuale delle precipitazioni piovose, aumento del rischio idrogeologico, alluvione, siccità e incendi. Tali fenomeni provocano effetti dannosi sui sistemi naturali, biologici e antropici.
L’inquinamento ambientale
L’inquinamento ambientale è definito come l’alterazione sfavorevole dell’ambiente attraverso l’azione diretta o indiretta dell’uomo. L’inquinamento ambientale è un problema globale, comune sia ai paesi sviluppati che a quelli in via di sviluppo, che produce gravi conseguenze a lungo termine, sia sull’ambiente che sull’uomo.
Marazziti, Cianconi, Mucci et al. (2021), nel loro articolo “Climate change, environment pollution, COVID-19 pandemic and mental health” spiegano, attraverso una review degli articoli sul tema, come dati convergenti indicherebbero l’esistenza di possibili relazioni tra cambiamento climatico, inquinamento ambientale ed epidemie/pandemia e come ciascuno di questi fenomeni avrebbe provocato effetti dannosi sulla salute mentale.
Soffermandoci in particolare sugli effetti del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico sulla salute mentale, è possibile evidenziare come l‘impatto del cambiamento climatico sulla salute mentale potrebbe variare da lievi sintomi di stress e angoscia a disturbi clinici, tra cui principalmente ansia, disturbi del sonno, depressione e disturbi correlati a stress/traumi. Inoltre, eventi naturali estremi (compresa qualsiasi situazione fuori dall’ordinario e imprevedibile, come uragani, incendi dovuti alle alte temperature, inondazioni, ecc.) potrebbero essere correlati a effetti acuti, subacuti e a lungo termine sulla salute mentale, oltre a generare anche fragilità psicologica, con il prevalere di pensieri ed emozioni negative, come paura, ansia, mancanza di speranza e incertezza sul futuro.
Anche se in misura minore, il cambiamento climatico globale può anche influenzare indirettamente la salute mentale. Anche solo la consapevolezza del cambiamento climatico in corso può indurre risposte emotive negative, tra cui senso di colpa, dolore, ansia e demoralizzazione. In questo caso, i soggetti più colpiti sono coloro che hanno già sperimentato alti livelli di stress dovuti ad altri fattori, cosicché il carico stressante aggiuntivo potrebbe sopraffare la loro capacità di recupero. Poiché i disturbi mentali associati al cambiamento climatico sono entità nuove e ancora poco conosciute, sono stati coniati nuovi termini per definirne alcuni, tra cui solastalgia ed eco-ansia.
Oltre agli effetti causati dai cambiamenti climatici, anche l’inquinamento atmosferico di per sé potrebbe influenzare la salute mentale. Negli ultimi anni, prove crescenti hanno suggerito un legame tra inquinamento ambientale e disturbi mentali. Esacerbazione di disturbi psichiatrici, aumento del numero di accessi di emergenza per l’insorgenza di sintomi psichiatrici e ideazione e comportamenti suicidari sono stati segnalati anche in periodi dell’anno e in aree geografiche con livelli più elevati di inquinanti atmosferici. Correlazioni sembrano esserci anche con disturbi psicotici (in particolare schizofrenia), depressione e ansia. Tuttavia, come riportato nell’articolo, ad oggi i risultati rimangono inconcludenti, poiché altri studi non hanno riportato prove coerenti di un’associazione tra inquinamento atmosferico e disturbi mentali. Senza dubbio, questo è un campo emergente che richiede di essere approfondito ulteriormente.
Il cambiamento climatico, l’inquinamento e le epidemie sono eventi che coinvolgono il mondo intero, con conseguenze significative sugli individui e sulla collettività, sia in termini di salute che socio-economici.
Ulteriori ricerche e studi sono necessari per chiarire la loro correlazione e arrivare ad una maggiore chiarezza. È necessaria una comprensione più profonda di queste relazioni, non solo per la nostra sopravvivenza, ma anche per il mantenimento di quell’equilibrio tra uomo, animali e ambiente alla base della vita sulla terra.
“Senza la promozione di una vera consapevolezza ecologica in tutto il mondo, unita a contromisure appropriate per ridurre almeno, se non annullare, il cambiamento climatico, l’inquinamento atmosferico e le attività umane intensive e distruttive, non ci sarà un futuro sostenibile”.
Fonti:
Marazziti D., Cianconi P., Mucci F., Foresi L., Chiarantini I., Della Vecchia A. (2021). Climate change, environment pollution, COVID-19 pandemic and mental health. Science of the Total Environment, 773, 145182. https://doi.org/10.1016/j.scitotenv.2021.145182