Gli effetti della separazione conflittuale sui figli

di Federica Cirino Pomicino

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La maggior parte delle coppie che decidono di separarsi quando hanno dei figli, non riescono ad affrontare questo momento senza, in qualche modo, coinvolgerli.

È quasi sempre un momento molto conflittuale poiché difficilmente avviene in serenità e con la decisione di entrambi i coniugi.

Insieme agli avvocati, dovrebbe assistere a questo momento anche uno psicologo, un mediatore che possa cercare di contenere la rabbia e la conflittualità esistente. Qualcuno che cerchi di contenere e incanalare nella giusta direzione le emozioni che si provano.

La rabbia ed il dolore del fallimento si mischiano e si confondono, in un momento in cui non si riesce ad essere sempre lucidi.  Ci si trova a dover elaborare un lutto su più fronti. Il lutto, come dice Freud, è uno shock emotivo, un trauma. E quando avviene una separazione oltre al lutto della perdita della persona amata, vi è anche il lutto della perdita della famiglia e del progetto di vita condiviso.

I figli si trovano a dover fronteggiare la perdita della stabilità data dall’unione della famiglia e spesso sono costretti a prendere posizione contro uno dei due genitori, a favore dell’altro. 

È più scontato che i figli s’identifichino con il genitore del proprio sesso o prendano le parti del più debole.

Spesso il rischio è che i bambini tendano a costruirsi un falso sé (Winnicott), cioè si creano un adattamento compiacente alle richieste dei genitori.  Per paura di acuire il conflitto esistente tra i genitori, si ritrovano ad assecondare le loro richieste e le loro modalità relazionali.

A volte, possono subentrare angosce profonde di morte verso il genitore fragile che spinge i figli a mettere in atto comportamenti disadattivi, come problemi alimenti o d’insonnia. Possono emergere anche comportamenti aggressivi verso i pari, oltre che verso l’adulto. Questo accade quando il bambino non riesce a parlare di quello che sta vivendo, tenendo compresso dentro di se la rabbia e la confusione che prova. Quando non riesce a trovare un terreno fertile intorno a lui che possa spiegare o contenere le emozioni che circolano in famiglia e dentro di lui.

Vi sono famiglie che dopo la separazione riescono, in qualche modo, a ritrovare un equilibrio, ricordandosi che se anche la coppia coniugale non esiste più, quella genitoriale deve continuare a vivere. Purtroppo mantenere la funzione genitoriale insieme all’altro non è affatto semplice quando non c’è più l’amore coniugale e spesso tante coppie restano conflittuali per tutta la vita. Tendono ad utilizzare i figli per ferire l’altro, mettendoli contro l’altro genitore, sminuendo o creando un’immagine negativa genitoriale.

Tutti abbiamo bisogno di introiettare dentro di noi l’immagine di due “buoni genitori” (Melanie Klein) per essere noi un domani un genitore non irrisolto.

Tutto questo, ovviamente crea un forte disagio nei figli ai quali resta dentro un’esperienza di vita così negativa che li può condizionare nella creazione delle relazioni future che vivranno.