Homeschooling:una questione psicoeducativa
Lo scopo di un educatore non è quello di insegnare qualche cosa a chi gli sta di fronte, bensì quello di ricercare con lui i modi per trasformare la realtà in cui entrambi vivono.
Paulo Freire
L’ homeschooling è una modalità di erogazione del servizio di istruzione che avviene fuori dall’aula scolastica e presso il domicilio dell’allievo. Con l’Ordinanza Ministeriale n° 134 del 2020 i bambini che non possono frequentare le lezioni in presenza,a causa di patologie gravi, sono definiti “fragili”. Tuttavia il Consiglio Superiore della pubblica Istruzione- CSPI ha sostituito il termine “fragile” con “patologie gravi o immunodepressi”.
Se è vero che l’Homeschooling è una questione giuridica è anche vero che essa diventa un “fatto psicoeducativo“. Chi si occupa di Homeschooling,infatti, sa di avere a che fare con studenti malati e genitori “che soffrono” anche dal punto di vista psicologico. Spesso i pazienti e le famiglie utilizzano anche meccanismi di difesa per negare e/o gestire meglio la malattia. Lo scopo è ridurre senz’altro la sofferenza . Ed è per questi motivi che il docente deve avere una “coscienza emotiva“,per comprendere la reale condizione psicologica che vivono i bambini e i genitori.
Già Anna Freud diceva che per il bambino non c’è differenza tra le sofferenze causate dalla malattia in sé e le sofferenze inflitte per curare la malattia. Il bambino,infatti, è incapace di capire, indifeso e passivo deve subire entrambi i tipi di esperienza. Quindi “I care” diventa il motto principale. Mi importa di questo alunno,lui/lei mi sta a cuore. Questo è il vero messaggio psicoeducativo.
Il percorso dell’ Homeschooling
La scuola elabora un progetto specifico per l’ Homeschooling, con l’indicazione del numero dei docenti coinvolti e delle ore di lezione previste. Il progetto è approvato dal collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto. Lo scopo è garantire il successo formativo degli alunni con fragilità.
I genitori o chi ne fa le veci fanno richiesta di attivazione del servizio scolastico domiciliare. La richiesta è indirizzata al rappresentante legale della scuola,cioè, al Dirigente. Alla richiesta si allega la certificazione medica che attesta la partologia grave e/o lo stato di immunodepressione.
Quando poi alla parte burocratia si aggiunge l’alleanza educativa si pongonio le basi nella logica dell’incontro e nell’agire condiviso.