Interventi psicoeducativi e plasticità cerebrale
Come dice Osho,maestro indiano, siamo ciò che pensiamo. Tutto ciò che siamo sorge con i nostri pensieri. Con i nostri pensieri formiamo il mondo.
Gli studi neuroscientifici affermano che il cervello umano impara in maniera veloce fin dalla più tenera età. Il concetto di plasticità cerebrale è,infatti, riconosciuto dalle neuroscienze, che analizzano i diversi cambiamenti neuronali, come surrogati l’uno dell’altro.
Ad esempio, Siegel (2012) sostiene che la plasticità cerebrale è la disposizione strutturale e funzionale del nostro sistema nervoso a modificarsi in seguito alle sollecitazioni ambientali. Il cervello possiede la capacità di modificare la propria struttura in base all’esperienza.
Tutti sappiamo che lo sviluppo del cervello è in gran parte un processo che dipende anche dall’esperienza, sia in termini positivi sia in termini negativi. Al contrario l’assenza di esperienze di apprendimento esercita effetti negativi sui contatti tra le cellule nervose (sinapsi) e sui circuiti neurali.
Questo vuol dire che è possibile accelerare i cambiamenti neurologici mediante l’insegnamento e l’intervento psicoeducativo, con lo scopo di “dare forma” al cervello.
Il rapporto tra interventi psicoeducativi e plasticità cerebrale è strettamente correlato, poichè l’ intervento psicoeducativo deve tener conto dei tempi di recupero che il cervello ha. Il recupero, dovuto alla plasticità neuronale, permette al cervello di modificarsi quando riceve accurate stimolazioni psicoeducative.
Quali interventi psicoeducativi per promuovere la plasticità cerebrale
Poichè lo sviluppo del cervello dipende anche dall’esperienza è necessario implementare specifici interventi psicoeducativi. Ecco alcune tecniche per migliorare i processi cognitivi.
Lo scopo di queste due attività è stimolare il cervello. Il bambino riconosce i simboli (stimoli bersaglio) posizionati nelle due griglie di riferimento
Scheda n.1– Trova il simbolo +
Il bambino deve ricercare (attività di selezione) il segno +
Scheda n.2– Trova la lettera D
Il bambino deve ricercare (attività di selezione) la lettera D.
Il cervello umano è un muscolo che va allenato. Pianificare adeguati interventi psicoeducativi significa anche orientare e rassicurare gli esperti che si occupano di educazione. La non conoscenza di un intervento psicoeducativo può portare ad una sopravvalutazione o sottovalutazione del proprio operato e dell’operato dell’allievo.
E come dice Rita Levi Montalcini, il cervello: se lo coltivi funziona. Se lo lasci andare e lo metti in pensione si indebolisce. La sua plasticità è formidabile. Per questo bisogna continuare a pensare.