La Coppia

Perché si forma la coppia

Nella coppia il singolo porta se stesso ed i suoi vissuti infantili. La crescita ed il formarsi delle funzioni psichiche dipendono dal tipo e dalla qualità d’incontro intersoggettivo che contribuiscono allo stile personale di gestione delle dinamiche affettive.

Stern sostiene che le relazioni umane possono essere un tentativo di autoregolare lo stato interno per mezzo del rapporto con l’altro.

La rappresentazione dell’altro ossia le immagini interne, formano relazioni con persone importanti. Cioè gli scambi con gli altri lasciano il segno, sono internalizzate e quindi modellano i successivi atteggiamenti e percezioni delle relazioni successive.

Le persone vedono nella relazione affettiva duratura e significativa di coppia una sorta di “relazione terapeutica naturale” dove si mettono in atto relazioni oggettuali irrisolte. Il partner funge da contenitore di un oggetto interno dell’altro a cui vengono affidati aspetti del proprio Sé.  Avviene, quindi, un’identificazione proiettiva. Secondo Zavattini le identificazioni proiettive incrociate rappresentano il tentativo di ripristinare l’integrità del Sé che è andata incontro a esperienze di rottura interne che portano forti angosce. L’altro diventa quindi la via di scarico di aspetti indesiderati, rifiutati.

L’incastro di due mondi interni

L’altro può essere usato in modo propulsivo per conoscersi e per crescere, ma può anche essere usato in modo delirante, spesso collusivo.  Aspetti scissi, perversi e superegoici di entrambi si potenziano determinando un contesto frustrante ma corrispondente a esigenze difensive per ciascun partner.

Quando una coppia si forma, vi è un ingaggio reciproco che può essere sia all’insegna di un compito evolutivo legato a processi di separazione individuazione e di monitoraggio affettivo reciproco, sia la creazione di una relazione interna regressiva e frustrante.

Le aspettative che si hanno sull’altro e le fantasie idealizzanti distruggono il legame poiché appare deludente e non corrispondente all’idea iniziale.  Dovrebbe nascere la capacità di elaborare l’uso che si può fare delle risorse affettive dell’altro e di Sé, tollerando quello che non ci si può aspettare.

L’interesse per il partner può rappresentare un modo di sbarazzarsi proiettivamente di parti di Sé indesiderate. In questo modo, l’altro diventa l’oggetto disprezzato da dominare oppure l’oggetto danneggiato da riparare.

Come cambia la coppia con i figli

Il contesto affettivo che regola la coppia richiede una riorganizzazione quando arriva un figlio. Il bisogno di attaccamento del nuovo nato, riporta in primo piano le rappresentazioni interne di figure genitoriali in relazione alle prime esperienze affettive e la tendenza a ripetere i modelli interiorizzati.

L’assunzione del ruolo di genitore costituisce un periodo di riassetto della personalità che può comportare momenti di grande confusione e insicurezza che investono l’individuo nel suo senso d’identità. L’importanza della progettualità della coppia è fondamentale come momento di confronto e allineamento di motivazioni ed impegno.