La relazione cogenitoriale e coniugale

la relazione cogenitoriale e coniugale

L’importanza di studiare le transizioni familiari è stata ampiamente enfatizzata dalla teoria familiare, in quanto i cambiamenti che avvengono nel sistema familiare richiedono un adattamento e una riorganizzazione dell’intera unità. Il passaggio alla genitorialità viene riconosciuto come impegnativo, in quanto richiede ai nuovi genitori degli adattamenti. Cowan et al. (1985) hanno individuato cinque aree che subiscono profondi cambiamenti nel momento della transizione alla genitorialità che sono:

  • l’identità e la vita interiore;
  • i ruoli e la relazione coniugale, che comportano un adattamento alle diverse divisioni del lavoro intra ed extrafamiliare con una nuova suddivisione dei ruoli;
  • i ruoli e le relazioni esterne;
  • i ruoli e le relazioni intergenerazionali;
  • e infine, la modalità di assunzione del ruolo genitoriale.

Per questo motivo, la soddisfazione coniugale tende a diminuire durante questo periodo, mentre aumenta il conflitto coniugale (Gottman, 1994; Doss, et al., 2009; Lawrence, et al., 2008; Mitnick, et al., 2009).

Alcuni ricercatori sottolineano che i coniugi che sperimentano fiducia e affetto durevoli l’uno verso l’altro possono essere più predisposti a lavorare in modo cooperativo nel dominio della cogenitorialità (Christopher, et al., 2015; McHale e Fivaz-Depeursinge 1999; Schoppe Sullivan & Mangelsdorf, 2013). Inoltre, la ricerca evidenzia che i matrimoni caratterizzati da sostegno e amore, quando hanno un bambino piccolo, hanno un’influenza positiva sulla cogenitorialità (Cox et al. 1999, b; Schoppe-Sullivan et al. 2004); al contrario il conflitto coniugale è stato associato al coparenting competitivo (Krishnakumar e Buehler 2000).

La ricerca nell’ambito della cogenitorialità si è, quindi, domandata su quale fosse il rapporto tra i processi coniugali e cogenitoriali (Ardone & Chiarolanza, 2007).

È importante considerare che la cogenitorialità è teorizzata ad un livello triadico o dell’intera famiglia, mentre la relazione coniugale si struttura ad un livello diadico.

La teoria sistemico familiare considera la relazione coniugale e la relazione coparentale come due sottosistemi diversi, ma interconnessi e interdipendenti tra di loro.

L’analisi della letteratura fornisce un supporto empirico parziale ma rilevante rispetto a questa ipotesi, in quanto evidenzia una connessione tra la relazione coniugale e cogenitoriale.

Da un punto di vista coniugale le coppie che si definiscono soddisfatte mostrano più calore, cooperazione, supporto reciproco e meno conflittualità quando interagiscono di fronte ai figli, rispetto alle coppie insoddisfatte (Lewis, Tresch-Owen & Cox, 1988).

Altri ricercatori (Erel & Burman, 1995) hanno sostenuto che la cogenitorialità può essere influenzata dal conflitto coniugale. Inoltre, come riportato dalle autrici R. Ardone e C. Chiarolanza (2007, pag. 166): «la presenza di uno squilibrio di potere nella relazione coniugale si legherebbe a una maggiore discrepanza tra padre e madre nel coinvolgimento parentale», con le madri maggiormente coinvolte nelle relazioni triadiche. La discrepanza di potere nella coppia e nella relazione con bambini può portare a varie situazioni familiari: un partner ha potere in entrambe le aree; oppure un partner ha più potere nell’area coniugale e l’altro nell’area genitoriale in modo compensatorio.

La relazione coparentale è una componente dinamica che in parte è distinta sia dalla relazione coniugale e da quella genitore-figlio. La letteratura ha evidenziato che il comportamento coparentale esercita sullo sviluppo infantile un’influenza maggiore di quella esercitata dal comportamento coniugale (McHale & Rasmussen, 1998). Margolin, Gordis e John (2001) sottolineano che la cogenitorialità può essere considerata un fattore che media l’associazione tra relazione coniugale e genitorialità.

Una cogenitorialità funzionale può supportare anche la relazione genitoriale diadica, permettendo così che si rimettano in equilibrio il peso e l’ansia delle responsabilità parentali, prevenendo percorsi depressivi da parte di ciascun genitore che si può trovare a vivere una condizione emotiva di solitudine (Ardone & Chiarolanza, 2007).

Per comprendere come i cambiamenti nella qualità coniugale possono avere effetti sul processo cogenitoriale esistono tre ipotesi: l’ipotesi dello Spillover, l’ipotesi Compensatoria e l’ipotesi del Fattore Comune.

L’ipotesi dello Spillover o ipotesi del riversamento (Easterbrooks & Emde, 1988) sostiene che, se i genitori sperimentano delle relazioni matrimoniali soddisfacenti saranno più disponibili e sensibili nei confronti dei bisogni del figlio e nel caso di relazioni insoddisfacenti possono essere meno disponibili e sensibili verso i figli; questa ipotesi è la più studiata e confermata in letteratura.

L’ipotesi Compensatoria (Engfer, 1988; Goldberg & Easterbrooks, 1984) sostiene, invece, una relazione inversa tra soddisfazione coniugale e qualità della relazione genitoriale. Ciò implica che un livello elevato di stress coniugale può incrementare l’attenzione dei genitori nei confronti dei bisogni dei figli, per compensare la soddisfazione carente nell’altro sottosistema (Engfer, 1988; Goldberg & Easterbrooks, 1984).

Infine, l’ipotesi del Fattore Comune propone che le caratteristiche di personalità dei genitori potrebbero essere ritenute come variabili esplicative alla base sia della relazione instaurata con il figlio che di quella fra i partner (Binda, 1996).

Tra i pochi studi longitudinali che esaminano le relazioni familiari e il loro impatto sulla genitorialità e sullo sviluppo del bambino, vi è la ricerca di Christopher, et al., (2015); i risultati di questa ricerca insieme agli studi recenti suggeriscono che il modo in cui la qualità coniugale si collega e influenza la genitorialità può essere diverso per madri e padri. Questo perché esistono ruoli diversi tra i genitori nel sistema familiare. Pertanto, sebbene sia le madri che i padri sperimentino emozioni negative in seguito a una qualità coniugale compromessa, la ricerca ci porta a pensare che la genitorialità dei padri può essere maggiormente influenzata negativamente dal conflitto interparentale rispetto alla genitorialità delle madri (Christopher, et al., 2015; Harold et al. 2012; Coiro & Emery, 1998; Levenson & Gottman, 1985; Wang & Crane, 2001).

Ad oggi, nonostante alcuni dati empirici, la comprensione del rapporto tra il sottosistema coniugale e quello cogenitoriale non è completa (Margolin, Gordis & John, 2001). Complice di questa poca chiarezza è sicuramente la mancanza di ricerche longitudinali, ma anche ricerche che hanno utilizzato misure pre-natali della coniugalità, valutazioni dei genitori sulle aspettative della genitorialità prima della nascita del figlio o una singola misura della coniugalità nello stesso momento della valutazione della cogenitorialità (Christopher, et al., 2015).

La letteratura sulle dinamiche di coparenting per quanto sia ancora in evoluzione, sottolinea l’importanza di creare interventi che sostengano la transizione alla genitorialità per i coniugi e che promuovano la qualità coniugale durante questa transizione così che si sviluppi e si mantenga un’alleanza cogenitoriale positiva e funzionale, che contribuirà al benessere del bambino e della famiglia.

Bibliografia

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Christopher, C., Umemura, T., Mann, T., Jacobvitz, D. & Hazen, N. (2015). Marital quality over the transition to parenthood as a predictor of coparenting. Journal of Child and Family Studies, 24(12), 3636–3651.

Cowan, C.P., Cowan, P.A., Heming, G., Garrett, E., Coysh, W.S., Curtis-boles, H., Boles, A.J. (1985). Transitions to parenthood: his, hers, and theirs. J Fam Issues.

Cox, M. J., & Paley, B. (1997). Families as systems. Annual Review of Psychology, 48, 243–267.

Doss, B. D., Rhoades, G. K., Stanley, S. M., & Markman, H. J. (2009). The effect of the transition to parenthood on relationship quality: An 8-year prospective study. Journal of Personality and Social Psychology, 96(3), 601–619.

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Engfer, A. (1988). The interrelatedness of marriage and the mother–child relationship. In R. A. Hinde & J. S. Hinde (Eds.), Relationships within families: Mutual influences (pp. 104–118). Oxford: Oxford University Press.

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Schoppe Sullivan, S. J. & Mangelsdorf, S. C. (2013). Parent characteristics and early coparenting behavior at the transition to parenthood. Social Development, 22(2), 363–383.

Schoppe-Sullivan, S. J., Mangelsdorf, S. C., Frosch, C. A. & McHale, J. L. (2004). Associations between coparenting and marital behavior from infancy to the preschool years. Journal of Family Psychology, 18, 194–207.