La tolleranza alla frustrazione: questa sconosciuta

La tolleranza alla frustrazione è la capacità personale di non amplificare il malessere e sofferenza, soprattutto di tipo psicologico.

Partendo dalla definizione di frustrazione, essa è definita come una condizione psicologica in cui un forte desiderio non trova immediatamente un appagamento.

Essa nasce quindi nel momento in cui alcuni impedimenti oppure ostacoli ne rallentano o addirittura vietano che il bisogno venga soddisfatto, con conseguente stato di piacere.
La sua accezione negativa è quella fortemente conosciuta e temuta, proprio perché determina uno stato psico-fisico di dispiacere e tensione.

Si fa, infatti, spesso riferimento all’idea che una mancata gratificazione generi frustrazione. Di conseguenza, si cominciano a manifestare i suoi sintomi più comuni, come la bassa autostima, l’ansia e la facile irritabilità.

Proprio per questo stato di malessere che la accompagna, si è soliti pensare che sia meglio evitarla, cedendo a tutti i costi alla soddisfazione del bisogno che l’ha creata.

Una sorta di legge del tutto e subito a cui bisogna sottostare per non soffrire, mai.

Dal punto di vista psicologico, la frustrazione e la sua tolleranza ad essa, sono elementi che ci permettono di adattarci meglio all’ambiente.

I primi approcci alla frustrazione si hanno già poco dopo la nascita: si pensi all’allattamento o al cambio del pannolino che per diversi motivi devono essere ritardati.

Ovviamente l’ immaturità e la non autosufficienza del bambino lo fanno strillare fino a quando non sarà appagato il suo bisogno fisiologico.

Durante la crescita, l’esposizione a continue rinunce o ritardi, spesso fossilizzano l’idea negativa che la frustrazione sia la condizione che crea esclusivamente malessere.

D’altro canto, però, la tolleranza alla frustrazione ci aiuta a migliorare la comprensione delle nostre emozioni, grazie proprio alla sua attivazione sia fisica che psichica.

Inoltre, un lasso di tempo fra il desiderio e la sua gratificazione determina un affinamento della capacità di resilienza e adattamento.