L’Endometriosi e la relazione di coppia

di Catalina Croitoru

Cos’è l’endometriosi

L’endometriosi è la presenza di endometrio, mucosa che normalmente riveste esclusivamente la cavità uterina, all’esterno dell’utero e può interessare la donna già alla prima mestruazione e accompagnarla fino alla menopausa.

Ogni mese, sotto gli effetti degli ormoni del ciclo mestruale, il tessuto endometriale impiantato in sede anomala va incontro a sanguinamento, nello stesso modo in cui si verifica a carico dell’endometrio, normalmente presente in utero. Tale sanguinamento comporta una irritazione dei tessuti circostanti, che dà luogo a formazioni di tessuto cicatriziale e aderenze. Gli organi nei quali è presente il focolaio di endometriosi vengono sottoposti a una ciclica e cronica infiammazione che incide pesantemente sulla qualità della vita della donna poiché il forte dolore invalida lo svolgimento delle comuni attività quotidiane. 

Alcuni studi istologici hanno evidenziato che nell’endometriosi, l’endometrio è simile a quello normale. Si contraddistingue dalla presenza di recettori ormonali, come l’endometrio normale, ma ha un’alta capacità di adesività che gli permette di aderire a strutture extrauterine, come le sedi in cui l’endometriosi si sviluppa. Nonostante sia ritenuta una patologia dell’età riproduttiva, sono descritti rari casi di endometriosi anche in post menopausa, soprattutto in donne che stiano assumendo trattamenti ormonali sostitutivi.

Prevalenza dell’Endometriosi in Italia

Secondo il Ministero della Salute in Italia sono affette da endometriosi il 10-15% delle donne in età riproduttiva; la patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficolta a concepire. Le donne con diagnosi conclamata sono almeno 3 milioni. Il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in fasce d’età più basse. La diagnosi arriva spesso dopo un percorso lungo e dispendioso, il più delle volte vissuto con gravi ripercussioni psicologiche per la donna.

Sintomi diagnosi prevenzione e cure

Le donne che soffrono di endometriosi riferiscono sintomi quali: dolori premestruali e mestruali molto intensi; Irregolarità del ciclo mestruale; dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali) e altre disfunzioni sessuali; dolore pelvico diffuso; dolore durante la minzione e/o la defecazione.

Tali sintomi spesso non rispondono, o rispondono poco, ai comuni farmaci antinfiammatori. Nella maggior parte dei casi il dolore è persistente e cronico e spesso si aggrava nel periodo mestruale. Nel 30-50% dei casi l’endometriosi causa subfertilità o infertilità. Tale situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che, al momento attuale, non esiste una terapia definitiva per questa condizione. Gli interventi più comuni consistono nell’utilizzo di farmaci antidolorifici che possono aiutare nella gestione del dolore ma che non agiscono direttamente sulla malattia. 

Molecole che stabilizzano la degranulazione mastocitaria e antiossidanti dovrebbero essere impiegati in associazione alle terapie farmacologiche e chirurgiche di protocollo al fine di ridurre il dolore e l’elevato stress ossidativo cellulare e di incrementare la fertilità compromessa.

I medici di medicina generale e i ginecologi operanti sul territorio sono le figure strategiche per una pronta diagnosi e un trattamento in grado di migliorare la qualità di vita e prevenire l’infertilità. Di grande utilità è l’ecografia, soprattutto per le forme ovariche (cisti ovariche definite endometriomi) e le forme di endometriosi profonda (DIE).

Sin dalla più giovane età è molto importante sapere che i dolori mestruali e durante i rapporti non sono normali e che non devono essere taciuti. Le donne che hanno la madre o una sorella affette da endometriosi hanno un rischio di svilupparla sette volte maggiore.

Gli aspetti psicologici che interferiscono nella vita di coppia 

Il ritardo diagnostico può causare gravi conseguenze negative sul piano psicologico. Quando il medico ‘liquida’ la paziente attribuendo il suo dolore a cause psicologiche, la paziente può avere l’impressione che il suo dolore sia solo nella sua testa. Tutto questo influenza la sua qualità della vita, la fiducia in sé stessa e la stima di sé. Oltre ai sintomi dolorosi, le donne con endometriosi, provano molto spesso una grande stanchezza. Questo sintomo, può essere di difficile accettazione e comprensione da parte degli altri e bisogna far attenzione a non scambiarla per un sintomo di depressione, anche se spesso risulta essere una sua conseguenza. La condizione di stanchezza può interferire con la vita della donna comportando ritiro sociale, conflitti familiari o problematiche lavorative, ma soprattutto il pervasivo e notevole impatto negativo all’interno della coppia. Per molte donne la sessualità rappresenta una importante sfera della propria vita e una bassa soddisfazione sessuale comporta numerosi effetti negativi sulla coppia, quali la perdita di autostima e relazioni sentimentali più difficoltose. Le difficoltà della donna nell’avere rapporti sessuali possono creare sintomi disfunzionali anche nell’uomo, come caduta di desiderio, difficoltà di mantenimento dell’erezione, eiaculazione precoce, creando di fatto un circolo vizioso di mantenimento del problema. Nelle donne si possono verificare atteggiamenti fobici e comportamenti di evitamento dell’attività sessuale. Sapendo preventivamente che il rapporto sarà doloroso, la donna comincerà a perdere il desiderio sessuale fino a sviluppare timore nei confronti del sesso, dovuto all’associazione con qualcosa di spiacevole e doloroso. La donna, in questo caso, non sarebbe in grado di rilassarsi completamente, vivendo la sessualità come una prova da superare e innescando così sentimenti ed emozioni negative che finiranno per compromettere ulteriormente il desiderio e la disponibilità erotica. Per paura di essere abbandonata dal partner, potrebbe sviluppare sentimenti depressivi e di autosvalutazione e colpa. A causa di tutto questo le donne hanno rapporti sempre meno frequenti e tutto questo si ripercuote sulla qualità della relazione di coppia. 

Lavorare su questi aspetti in una terapia ad approccio breve strategico e/o cognitivo comportamentale permette di interrompere gli evitamenti riconoscendo i meccanismi associati.
In Italia esiste dal 2017 la Fondazione Italiana Endometriosi, che fa parte della Associazione e supporta il Centro Italiano Endometriosi per la Ricerca Traslazionale della Malattia, la Fondazione attraverso un Network scientifico costituito con ben 11 istituzioni pubbliche e private italiane ed estere, sviluppa la ricerca sulla endometriosi con eccellenti risultati che si trasmettono direttamente sulla prevenzione, diagnosi e cura della malattie e delle patologie ad essa associate.

Bibliografia

Bottaccioli, F; Bottaccioli A, G. (2017), Psiconeuroendocrinoimmunologia e scienza della cura integrata – Il Manuale, Edra Masson, Milano.

Sitografia: 

Associazione progetto endometriosi onlus A.P.E. (2016). Consultato in data Novembre 05, 2022, da

Ministero Della Salute. Patologie al femminile-Endometriosi. Consultato in data Novembre 05, 2022, da

https://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioContenutiDonna.jsp?id=4487&area=Salute%20donna&menu=patologie#:~:text=Sin%20dalla%20pi%C3%B9%20giovane%20et%C3%A0,di%20svilupparla%20sette%20volte%20maggiore.

Campanelli, S. (2020, Settembre 02). Endometriosi: aspetti psicologici e CBT. Consultato in data Novembre 07, 2022, da

 https://www.stateofmind.it/2020/09/endometriosi-cbt/
Fondazione Italiana Endometriosi. Consultato in data Novembre 07,2022, da

https://www.endometriosi.it/