L’immaginazione eroica e la resilienza degli studenti
Non più e non solo studenti ribelli, ma allievi forti e resilienti, con la capacità di “rigenerarsi” dopo uno o più eventi rischiosi. Questi ragazzi riescono a trasformare le difficoltà in momenti di crescita personale e molte volte lo fanno con il mito dell’eroe.
Allo stesso modo Philip Zimbardo sostiene che si può “educare all’eroismo“. In questo caso l’eroe funge da guida verso i piccoli dettagli, che fanno conoscere poi le grandi cose.
Con queste intenzioni il Prof. Zimbardo ha ideato il programma Heroic Imagination Project – HIP, che ha lo scopo di coinvolgere gli studenti in abitudini quotidiane tese a promuovere il bene comune, dal momento che ognuno di noi è un potenziale eroe.
Prima di tutto gli allievi affrontano molte situazioni difficili e diventano, in questo modo, paladini di gesti nobili. Per dirla con le parole di Gianni Rodari: nel cuore abbiamo tutti un cavaliere pieno di coraggio pronto a rimettersi sempre in viaggio. Ma il coraggio non è un qualcosa di già pronto, un prodotto preconfezionato o un pacchetto regalo, ma qualcosa che va costruito pian piano nel tempo.
In questo modo si stimola l’immaginazione eroica, che permette ai ragazzi di “raddrizzare” la propria vita, ritrovando così il benessere psicologico.
In aggiunta, si ricorda che è possibile insegnare agli studenti la capacità di fronteggiare gli ostacoli a condizione che siano motivati a farlo.
Alcuni suggerimenti per educare al mito
Di conseguenza occorre agire con domande che hanno lo scopo di mettere lo studente nelle condizioni di riflettere. Ma su cosa deve riflettere? Certamente sulle sue capacità e su quelle dell’eroe di superare le difficoltà della vita. Così facendo si fa un vero e proprio paragone tra i due comportamenti.
Lo studente si pone queste domande:
- Di quali risorse dispone l’eroe?
- Di quali risorse dispongo io?
- Cosa realizza l’eroe per stare meglio?
- Cosa realizzo io per stare meglio
In conclusione la promozione della resilienza comincia con la consapevolezza di essere in crisi, ma di trovare la forza di reagire.
Che lo vogliamo o no, la nuova idea di promuovere la resilienza attraverso il mito dell’eroe si sta facendo strada dentro di noi.