L’Importanza Della Noia Nel Bambino

di Annaviola Caiaffa

l'importanza della noia nel bambino

“La capacità di annoiarsi permette al bambino di crescere” scriveva lo psicoanalista Adam Phillips nel suo libro ‘Sul bacio, il solletico, la noia’.

Spesso diciamo che i bambini oggi sono troppo viziati, sin dalla loro nascita hanno a disposizione centinaia di giochi, peluche, supporti digitali.

Eppure ciò che manca loro è una cosa essenziale e intangibile: la noia.


Può sembrare una contraddizione ma non lo è. Ai bambini dovrebbe essere insegnato il valore del tempo passato ad annoiarsi.

Mi spiego meglio. Se aveste a disposizione un bel piatto di spaghetti fumante da un lato e dall’altro tutti gli ingredienti per poterlo preparare, cosa scegliereste? Probabilmente la prima, perché avreste già quello che desiderate ma non sfruttereste le vostre capacità, non scoprireste, ad esempio, che potreste diventare uno chef, non cambiereste le ricette, non scoprireste qualcosa di nuovo, non sperimentereste.

Anche nel gioco con i bambini succede questo. Bisogna dar loro la materia grezza e degli strumenti semplici affinché possano creare con le loro mani, affinché possano stupirsi di ciò che possono fare da soli.

I bambini hanno bisogno di annoiarsi perché grazie alla noia si può sviluppare la creatività.

La creatività non è altro che la capacità cognitiva di trovare soluzioni nuove e originali. Guilford ci spiega proprio la distinzione tra pensiero convergente (logoco-matematico, tipico dei problemi che hanno un’unica soluzione) e pensiero divergente (pensiero creativo, originale, aperto a più soluzioni). Vien da sé, quindi, l’importanza di stimolare nel bambino la ricerca di soluzione nuove che gli permettano di avere una visione a tutto tondo.

Cosa possiamo fare nel concreto per stimolare la creatività nei bambini?

  • Lasciamo loro il tempo per annoiarsi! La noia non deve essere vista con una connotazione negativa, è il giusto tempo per riprendere le energie e per sperimentare. Per i Romani l’otium era imprescindibile, essendo il tempo dedicato alla cura di se stessi sottoforma di contemplazione spirituale e di studio.
  • Facciamo scegliere loro le attività! Leggere, disegnare, costruire oggetti con materiali da riciclo, fare una passeggiata o semplicemente passare del tempo a guardare fuori dalla finestra. I bambini avranno la possibilità di pensare, di immaginare le forme delle nuvole, di inventare storie.
  • Quando ce lo chiedono giochiamo con loro! Per Winnicott il gioco non ha età, l’adulto e il bambino che giocano insieme sfruttano la creatività, riempiendo lo spazio e il tempo non con oggetti ma con la loro immaginazione.