Problemi internalizzati in età evolutiva
Qual è il significato e quali le problematiche associate.

I problemi internalizzati in età evolutiva vengono spesso mal interpretati o trascurati pensando che possano essere transitori e legati alle fasi di crescita, ma sfortunatamente non è cosi. I problemi internalizzati sono legati principalmente al controllo: si tende a controllare i propri stati emotivi e cognitivi in modo eccessivo. Il termine internalizzati fa riferimento al fatto che i problemi sono per lo più sviluppati e mantenuti all’interno dell’individuo.Pertanto risulta difficile individuarli solo tramite un’osservazione.
Quali sono i principali problemi internalizzati?
Si potrebbero dividere in quattro macrocategorie:
- Ansia: può essere un disturbo di per sè o il sintomo di altri disturbi (ad esempio nel disturbo depressivo maggiore). In generale vi sono tre tipologie di sintomi nei disturbi d’ansia: stati d’animo soggettivi (disagio, paura); comportamenti manifesti ( evitamenti e fughe); reazioni fisiologiche (nausea, tremori, sudirazione).
- Depressione: tristezza eccessiva, irritabilità, perdita di interesse nelle attività, alterazioni del sonno, lentezza o agitazione, affaticabilità, percezione di inadeguatezza, lamentele somatiche.
- Ritiro sociale: solitamente si considera come parte di un altro problema internalizzato, ma diversi studi lo classificano come un cluster di problemi internalizzati. Bambini e ragazzi potrebbero evitare attivamente la compagnia altrui; presentare deficit comportamentali in specifiche abilità nel fare e mantenere amicizie; essere scarsamente responsivi alle iniziative sociali.
- Problemi psicofisiologici: lamentele di fastidi, malattie, dolori fisici che non hanno una base medica accertata.
Alcune tra le più comuni problematiche associate ai problemi internalizzati sono: bassa autostima; problemi scolastici; scarse relazioni sociali. Più è accentuata la discrepanza tra il modo in cui il soggetto considera se stesso e il modo in cui vorrebbe essere, più bassa sarà la sua autostima. Questo potrebbe accrescere l’ansia e quindi l’evitamento di situazioni in cui ci si sente non capaci, in un evidente circolo vizioso. Tra queste situazioni, ad esempio, rientra anche la scuola con conseguenti difficoltà nelle performance scolastiche e nelle relazioni sociali.