Antonio Ferrara – IGAT
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Antonio Ferrara dirige l’Igat, Istituto Gestalt e Analisi Transazionale, ha esposto un approfondito excursus sulla nascita di questi due approcci teorici. Fritz Perls è stato uno dei fondatori della Gestalt, questo termine tedesco ha che fare con la complessità e l’insieme, noi siamo quindi alla ricerca sempre della complessità e dell’insieme. Non c’è niente in questa nostra esistenza che non sia connessa a tante altre cose, vuol dire che se si cura una persona, in qualche maniera accade che anche chi gli sta intorno cambia. Il cambiamento è contagioso e questo è un contagio molto utile.
In una persona si presentano tanti vuoti tanti buchi, questi buchi ovviamente sono delle carenze che si riflettono poi in sintomi in malessere. Il compito del terapeuta in questo caso è quello di andare a individuare questi buchi e di colmarli. Dietro questa idea, c’è il principio che ognuno di noi ha un potenziale senza limiti, tutti gli esseri umani incontrano però delle difficoltà che impediscono che questo potenziale si sviluppi. Allora ripristinare il potenziale significa calarsi effettivamente nella realtà dell’oggi lasciare il passato che è stato per vedere oggi effettivamente chi si è diventati.
Ci sono una serie di tecniche, come ad esempio quella della sedia calda uno strumento attraverso il quale, una persona espone una sorta di libera associazione. Esprime la sua situazione attuale e cosa gli manca, esplorando quindi i propri stati emotivi.
L’ analisi transazionale di Eric Berne, invece guarda un pò più analiticamente a questi temi, dando importanza al concetto di intuizione. Primo strumento importante per il terapeuta il quale deve intuire per arrivare alla profondità del paziente.
Berne ispirandosi alla psicoanalisi affronta gli stati dell’io, strutture profonde della nostra personalità radicate in noi fin dalla nascita, attraverso i genitori, i quali trasmetto il proprio bagaglio culturale.
Lo scopo della psicoterapia è quindi quello di aiutare una persona a superare i suoi blocchi, fare spazio nella mente, per dar via al cambiamento, attraverso la stimolazione del proprio potenziale.