Il fascino del baby talk: con il linguaggio dei bambini

I bambini sono come il cemento umido, tutto quello che li colpisce lascia un’impronta.(Haim G. Ginott)

Chiedo spesso ai genitori che hanno bambini al di sotto dei dodici mesi come parlano ai loro figli. Naturalmente i genitori mi dicono che imitano i suoni che il piccolo produce. Parlare con la voce dei bambini significa usare il linguaggio del baby talk. Il fascino del “baby talk” è dato proprio dal tono di voce lento, da frasi brevi e da varie esclamazioni come: oh bravo!- sei un campione! – che meraviglia!. Ulteriore fascino sta nella chiarezza, semplicità, espressività ed universalità. In tutto il mondo si usa il baby talk.

Con la voce dei bambini entriamo in sintonia

Quando usiamo la voce dei bambini per entrare in contatto con loro favoriamo lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale dei piccoli. Il baby talk è un vero e proprio collante affettivo tra genitori e figli,infatti,favorisce la connessione emotiva e la focalizzazione dello sguardo.

Il baby talk permette di catturare l’attenzione, inviando e ricevendo vari messaggi affettivi. Gli adulti che usano il baby talk si esprimono anche attraverso il corpo in maniera coerente, per evitare messaggi discordanti tra linguaggio verbale e non. Gli adulti usano il baby talk in diversi modi:

  1. salutano in maniera gioiosa con “ciaooooo “un neonato anche portando il corpo in avanti
  2. imitano la risata del neonato esclamando ho,ho,ha-ha allargando le bracccia
  3. pronunciano frasi come:guarda cosa c’è!
  4. imitano i versi degli animali (miao, bau, chichiricchì)
  5. producono suoni come brr, ah ah, smack, sniff, snap)
  6. producono rumori prodotti da oggetti e mezzi di trasporto( din don per indicare le campanie, ciuf ciuf per indicare il treno).

Il baby talk scatena varie emozioni, crea un contatto da mente a mente e offre al piccolo una sensazione di gratificazione e sicurezza. Rappresenta una vera e propria tecnica per capire ed esplorare l’affascinante mondo dell’infanzia.