Separazione dei genitori e disagio scolastico

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Il disagio scolastico è un racconto silenzioso di un bisogno senza fine.

Maria Anna Formisano

Molte volte la separazione dei genitori arriva come un fulmine a ciel sereno e questo può rappresentare un vero shock per un figlio. Spesso, porta a disorientamento e insicurezza per il futuro. Inoltre, l’ansia e lo stress che derivano da questa situazione familiare possono influenzare negativamente i risultati scolastici. Il bambino potrebbe registrare un calo delle prestazioni scolastiche, che può portare a problemi di varia natura, come il disagio scolastico.

La separazione dei genitori può alterare la routine quotidiana del bambino. Il trasloco da una casa all’altra e i nuovi orari possono creare confusione e stress. Tali cambiamenti rendono il bambino più fragile e maggiormente esposto a disagio scolastico. Ma cosa è il disagio scolastico?  Il disagio scolastico rappresenta uno dei casi più difficili che la scuola e la famiglia si trovano a dover affrontare. Si manifesta con comportamenti disfunzionali, che non permettono allo studente di apprendere con successo. Perché arriva? Come si manifesta? Quali sono i segnali che possiamo imparare a leggere?

Certamente, il disagio scolastico può presentarsi in modi diversi da un bambino all’altro, ma ci sono alcuni segnali che si possono notare, come la difficoltà a concentrarsi, cambiamenti nell’umore, problemi di socializzazione, mancanza di autostima, disturbi psicosomatici.

La dimensione psicologica del disagio scolastico dopo la separazione dei genitori

La valutazione psicologica è fondamentale per capire le cause delle difficoltà scolastiche e pianificare i giusti interventi. Occorre utilizzare diversi strumenti e varie tecniche psicologiche per esplorare la personalità del bambino. Cominciamo con l’aspetto cognitivo. È importante capire come il bambino elabora le informazioni e le esperienze. Poi guardiamo all’aspetto emotivo; si esplorerà il ruolo delle emozioni nell’adattamento del bambino, per affrontare le sfide quotidiane. Infine, consideriamo l’aspetto relazionale, che riguarda le relazioni del bambino con amici, insegnanti e familiari.

Va ricordata l’importanza di parlare con i genitori per capire come i genitori interagiscono con il bambino, quali aspettative hanno nei suoi confronti e come comunicano tra di loro.

La valutazione psicologica permette di capire le dinamiche tra genitori e figli, le incomprensioni e le delusioni di un racconto silenzioso di un bisogno senza fine.