A scuola: tra storie sociali e benessere psicologico
Il viaggio nelle storie sociali permette di sperimentare il benessere psicologico, all’insegna dell’armonia corpo-mente.
Le storie sociali ricordano il passato e preparano al futuro. La narrazione di “social stories” permette di rimettersi in movimento, facendo emergere le ombre che si muovono in profondità, sperimentando così un profondo benessere psicologico.
Abbiamo sempre raccontato storie, sin dai tempi più antichi. Alcuni studi hanno dimostrato che leggere o ascoltare storie attiva aree cerebrali che hanno a che fare anche con la sfera sociale ed emotiva.
Quando gli allievi stanno male, ricorrere alle storie sociali significa, “prendersi cura” di loro, facendo comprendere che in classe vi è una coscienza larga, dove l’ascolto e la narrazione favoriscono l’equilibrio psicologico e la serenità emozionale.
In realtà l’ascolto di “social stories” scatena emozioni e desideri, crea un contatto da mente a mente, da cuore a cuore, da sensi a sensi. La storia sociale costituisce una delle opportunità psicoeducative, per dare un significativo contributo allo sviluppo delle abilità sociali.
Il valore psicologico delle social stories
Le storie sociali accrescono la capacità di decision making e di concentrazione in una dimensione di rilassamento emotivo. Esposti alla fonte narrativa, il lettore ascolta il silenzio e il rumore delle parole. Caratteristica della storia sociale è di poter essere applicata a partire già dalla scuola dell’infanzia e la sua applicazione è attualmente sperimentata in molte istituzioni scolastiche.
Le social stories permettono al bambino di formulare domande e aiutano la comprensione sociale, offrendo una sensazione di prestigio e controllo delle proprie risorse personali.
Che dire? Le storie sociali contengono emozioni e stati d’animo, diventano il luogo di incontro metaforico, di conoscenza e di relazioni, considerando che la psicologia è innanzitutto scienza delle relazioni (Carli,2004).