Adolescenti di notte, tra musica e cocktail
Di notte, gli adolescenti si divertono ballando e bevendo, immersi nella musica e nei cocktail, cercando di avvicinarsi tra loro e, allo stesso tempo, di dimenticare paure e preoccupazioni. Questo comportamento è influenzato anche dal desiderio di appartenere a un gruppo. La musica e l’alcol aiutano a superare le inibizioni, consentendo di vivere emozioni intense e alleviando insicurezze e timori. Bere insieme diventa un gesto spontaneo ed è così che i nuovi membri vengono prontamente accolti nel gruppo.
Durante l’adolescenza, è fondamentale sentirsi parte di un gruppo sociale per costruire la propria autostima e sviluppare abilità personali e sociali.
Quel magico incontro tra musica e cocktail
Adolescenti di notte, tra musica e cocktail, si lasciano andare a momenti di spensieratezza e libertà. Tuttavia, spesso la ricerca di emozioni intense e di gratificazioni immediate attraverso l’alcol e la musica si trasforma in un bisogno di evasione che nasconde una realtà più complessa. Quando la festa finisce, purtroppo, il malessere aumenta e la mattina dopo si deve affrontare il prezzo di questa fuga, tra divertimento e autodistruzione. Quello che doveva essere un momento di svago diventa una vera e propria trappola psicologica che lascia i ragazzi e le ragazze in uno spazio disorientato ricco di insoddisfazione. Alcuni segnali che indicano questo comportamento includono:
- Alterazioni nel ritmo sonno/veglia.
- Cambiamenti nelle abitudini alimentari.
- Modifiche nel comportamento.
- Difficoltà di concentrazione.
- Scarso o eccessivo interesse nelle attività ricreative.
- Reazioni di insofferenza verso approvazioni o disapprovazioni.
Il problema più grande è legato anche al fatto che noi adulti non riusciamo a convincere i ragazzi che è possibile divertirsi senza correre pericoli. Purtroppo, anche il pericolo viene percepito come divertimento, e questo comportamento si apprende fin da piccoli. Come sempre, prevenire è meglio che curare.
Fin dai primi anni di vita, non dobbiamo far diventare i bambini impacciati, ma nemmeno avventati e spericolati. Infatti, il divertimento è una cosa positiva solo quando non danneggia qualcosa di più importante.” (George Santayana).