Comunicazione: come migliorarla attraverso l’assertività

La comunicazione è uno strumento importante di relazione. Con l’assertività si impara ad esprimere se stessi in modo chiaro e diretto.

comunicazione

Quando si parla di comunicazione si fa riferimento ad un sistema in cui si verifica uno scambio di informazioni. Per creare e sviluppare relazioni soddisfacenti diventa fondamentale saper comunicare: in coppia, con i propri familiari, nell’ambito lavorativo e in qualsiasi gruppo sociale.

Ma come si comunica in modo assertivo? Possiamo sintetizzare alcune delle caratteristiche principali di una persona che comunica in modo assertivo così:

  • ha ben chiaro cosa desidera e qual è il suo obiettivo;
  • agisce per ottenerlo;
  • rispetta i diritti degli altri;
  • non si sente in colpa;
  • mantiene una buona opinione di sé anche quando è difficile raggiungere ciò che desidera.

Pertanto, il comportamento assertivo si può inserire tra uno stile passivo e uno stile aggressivo. Nello stile passivo non si è in grado di difendere i propri diritti o esprimere i propri bisogni per cui vi è maggiore probabilità di essere influenzati o di subire le scelte degli altri. Al contrario, nel comportamento aggressivo, si ha la tendenza ad imporsi sull’altro come se esistessero soltanto i propri bisogni e pensando di essere immuni dal commettere errori.

Perché tutto questo può influire sull’autostima? L’autostima è la valutazione che ogni persona ha di se stessa e di sè in relazione agli altri. Quando non si ha una buona autostima e non ci si sente sicuri del proprio valore spesso, sentendosi inadeguati, non si dà importanza ai propri bisogni, si evita di agire per soddisfarli, si è incerti sulle proprie scelte. Ed è proprio per questo motivo che è fondamentale, già all’interno del proprio nucleo familiare, che gli adulti facciano da modello ai bambini, insegnandogli come dialogare con loro, con apertura e chiarezza. Facciamo degli esempi:

  • vanno utilizzate frasi in prima persona come “io mi sento così quando tu…” oppure “io penso che….”;
  • va incoraggiata l’apertura dell’interlocutore e l’espressione dei suoi pensieri, come “e tu cosa ne pensi? Come ti senti?”
  • quando c’è un disaccordo è importante descrivere il comportamento inadeguato, senza giudicare. Se un bambino o un adolescente non ha rispettato la volontà dei genitori, è importante esplicitare cosa ha sbagliato e non dire frasi come “mi fai sempre arrabbiare” o “se fai così non mi vuoi bene”.