COS’E’ IL DISTURBO DELLA COORDINAZIONE MOTORIA

Il DSM5 definisce il disturbo dello sviluppo della coordinazione come quel disturbo in cui l’acquisizione e l’esecuzione delle abilità motorie coordinate sono notevolmente inferiori rispetto a quanto atteso per l’età dell’individuo. Tale deficit interferisce con le attività di vita quotidiana (autonomie personali), sulla produttività (scolastica e professionale) e sul tempo libero o gioco.

A QUALI PATOLOGIE E’ COLLEGATO

I disturbi della coordinazione motoria sono fortemente collegati con i disturbi specifici dell’apprendimento. Il Disturbo si presenta con alta comorbilità con diversi disturbi della fase evolutiva del bambino (ADHD, Disturbi specifici dell’apprendimento, Disturbi dello Spettro dell’Autismo). L’eziopatogenesi è multifattoriale: ipossia, malnutrizione perinatale, basso peso alla nascita, ecc.Il disturbo di coordinazione motoria non è in nessun modo un disturbo unitario, i profili differiscono da bambino a bambino. I deficit possono riguardare sia le competenze grosso-motorie che fino-motorie, ma a queste si possono associare anche problematiche di carattere visuo-costruttive e cognitive.

CARATTERISTICHE

Tendenzialmente i bambini con DCD possono avere un deficit nella rappresentazione interna del proprio corpo con conseguente difficoltà di controllo motorio e di apprendimento di nuovi movimenti. Per esempio, questi bambini impiegheranno un tempo lunghissimo per mettere in atto un’azione estremamente facile.

Le caratteristiche tipiche e comuni di un bambino con DCD fanno sì che il soggetto si presenti goffo e impacciato, in ritardo con lo sviluppo di alcune capacità motorie (es. andare in bicicletta), incapace di mantenere l’equilibrio o l’uso coordinato di più parti del corpo. L’esordio dei sintomi avviene sin dalle prime fasi dello sviluppo, pertanto i bambini possono raggiungere le tappe dello sviluppo motorio in ritardo (rimanere seduti da soli, camminare, salire le scale, pedalare) così come in ritardo possono raggiungere alcune abilità (abbottonare, assemblare puzzle, usare le forbici, fare il nodo…). Anche la qualità dei movimenti risulta non adeguata, in particolare i bambini che presentano questo disturbo possono eseguire i movimenti con scarsa coordinazione e precisione e/o più lentamente rispetto ai coetanei.

Di conseguenza, a livello comportamentale ed emotivo, avendo alla base queste difficoltà motorie, i soggetti con DCD possono mostrarsi disinteressati o evitano in ogni modo situazioni che richiedono un particolare sforzo fisico. Ciò porta il bambino ad avere una scarsa autostima di Sè, una forte frustrazione e ansia che lo inducono ad evitare anche la socializzazione con i suoi coetanei.

QUALI AREE CEREBRALI SONO IMPLICATE?

Il cervelletto è coinvolto, nello stesso tempo, a determinare sia funzioni cognitive che motorie, come lo stesso ruolo, di tale importanza, lo si deve alla corteccia pre-frontale. La disfunzione di tali strutture celebrali, porta inevitabilmente lo sviluppo di problemi sia di carattere motorio e sia di carattere cognitivo coinvolgendo, di conseguenza, gli apprendimenti (lettura, scrittura, calcolo, comprensione).

CONCLUSIONI

Le difficoltà descritte possono essere un campanello di allarme. Trattate dagli esordi possono portare un netto miglioramento, che inficerà non solo nello sviluppo psicomotorio ma anche e soprattutto negli apprendimenti futuri.