Digital Pollution: quando la tecnologia inquina le nostre vite

Viviamo ormai nella società 5.0, in un’epoca in cui la tecnologia avanzata è profondamente radicata nella nostra quotidianità. Ogni giorno utilizziamo computer, smartphone, innumerevoli device per le più svariate situazioni: dal lavoro allo svago, alla gestione della casa e degli impegni.

Se è vero che l’evoluzione tecnologica ha totalmente rivoluzionato le nostre vite, esiste anche un rovescio della medaglia.
Il Digital Pollution o inquinamento digitale, è il fenomeno che deriva dall’utilizzo di Internet e dei dispositivi elettronici e causa importanti emissioni di anidride carbonica.

Ma c’è un altro tipo di inquinamento digitale che imperversa e non si ripercuote solo sull’ambiente in senso letterale, ma anche sul nostro ecosistema familiare e sociale. Senza rendercene conto, abbiamo modificato il nostro comportamento in funzione del digitale, creando uno stato di iperconnessione.

Gli effetti di questa iperconnessione, e talvolta dipendenza dai digital device, sono disarmanti per il benessere psicofisico. Consultare continuamente i social, alla ricerca di notifiche e messaggi ci allontana progressivamente dai rapporti umani, accentuando distanza, stanchezza e difficoltà di concentrazione.

In un recente studio Agrawal (2021) ha teorizzato le implicazioni sociali dell’inquinamento digitale e ha coniato la Digital Pollution Scale: una scala volta a misurare l’impatto dell’uso reiterato ed eccesivo di strumenti digitali sulle interazioni sociali e familiari.
Dalla ricerca emerge un rapporto inversamente proporzionale tra la frequenza di utilizzo dei device e la qualità delle relazioni interpersonali.
Ciò significa che quanto più ci lasciamo assorbire dagli strumenti tecnologici, tanto più ci isoliamo rispetto al mondo circostante. Un curioso paradosso, se pensiamo che la maggior parte dei social network nasce proprio come strumento di connessione e interazione con gli altri.

L’educazione digitale è una risorsa necessaria per acquisire il giusto equilibrio nella gestione dei canali digitali, nella piena consapevolezza che si tratta di utili strumenti al nostro servizio.