Disforia di genere in età evolutiva

La disforia di genere o disturbo dell’identità di genere indica quella condizione per cui un individuo non si identifica con il proprio sesso biologico, ma con quello opposto. Attraverso la lettura di questo articolo capiremo insieme come si manifesta e come può essere identificato preventivamente.

Cos’è la disforia di genere?

E’ quella condizione per cui un individuo non si identifica con il proprio sesso biologico, ma con quello opposto.

Nel DSM-5 la disforia di genere non rientra più tra i disturbi sessuali perché non si tratta di un disturbo e occupa una categoria a sé stante.

La disforia di genere nell’età evolutiva presenta le seguenti caratteristiche, alcune simili a quelle dell’adulto:

Affermazione da parte del bambino di essere del sesso opposto

Preferire indossare gli abiti del sesso opposto

Preferire giochi dove vi è uno scambio di ruolo

Preferire giocare con i giochi destinati all’altro sesso

Desiderio di essere dell’altro sesso

Emozioni negative verso i propri genitali

Rifiuto di giochi e attività destinate al sesso di appartenenza

Nell’età evolutiva la formazione dell’identità è in corso, quindi non si può determinare che queste preferenze persistano nel futuro

Disforia di genere in età evolutiva: come si manifesta?

La disforia di genere si presenta in età evolutiva ma non ha sempre un decorso continuo. Se un bambino gioca con una bambola non necessariamente si identifica con il sesso opposto, è positivo che i genitori lasciano esprimere i figli e giocare con quello che più li aggrada.

Spesso si manifesta entro i 2 o 3 anni d’età. I bambini con disforia di genere di solito fanno quanto segue:

  • Preferiscono indossare abiti tipici del sesso opposto
  • Insistono nell’affermare di essere dell’altro sesso
  • Desiderano di potersi svegliare come l’altro sesso
  • Preferiscono partecipare ai giochi e alle attività tipicamente dell’altro sesso
  • Hanno sentimenti negativi nei confronti dei loro genitali

Per esempio, una bambina può affermare con insistenza che le crescerà un pene e diverrà un bambino; può stare in piedi per urinare. Un ragazzo può fantasticare di essere di sesso femminile ed evitare i giochi nei quali ci si azzuffa e i giochi competitivi. Può sedersi per urinare e desiderare di sbarazzarsi del suo pene e dei suoi testicoli. La maggior parte dei bambini con disforia di genere non viene valutata fino all’età di 6-9 anni, epoca in cui la disforia è già divenuta cronica.

L’identificazione con l’altro sesso non deve rappresentare un puro desiderio di ottenere i vantaggi culturali dell’appartenenza all’altro sesso così come vengono percepiti. Per esempio, un maschietto che dice di voler essere una femminuccia così da poter ricevere lo stesso trattamento speciale riservato alla sua sorellina, probabilmente non ha una disforia di genere.

Trattamento

Il trattamento dei bambini in età prepuberale con diagnosi di disforia di genere rimane controverso. La maggior parte dei bambini che sono incongruenti per genere durante l’infanzia non continua nell’adolescenza o nell’età adulta con un’identità transgender. La modalità di trattamento predominante è il supporto psicologico e la psicoeducazione per i bambini e i loro genitori, utilizzando un modello di genere affermativo in opposizione a un modello di genere patologizzante. Questo approccio affermativo supporta il bambino nel genere espresso, a volte includendo la transizione sociale prima della pubertà.

Conclusioni

Identificare caratteristiche oggetto di osservazione consente al bambino/a di sentirsi maggiormente incluso nella società e accettato cosi’ com’è. É sempre consigliabile rivolgersi ad uno psicologo o psicoterapeuta per avere il parere di un professionista e per conoscere come i genitori possono supportare i figli che presentano gli indicatori della disforia di genere.