Identità sessuale: un costrutto multidimensionale.
L’identità sessuale rappresenta il risultato di un processo influenzato dall’interazione tra aspetti biologici, psicologici e socioculturali.
Quando si parla di identità sessuale non bisogna tenere in considerazione esclusivamente il sesso biologico dell’individuo.
Il sesso biologico definisce l’appartenenza biologica ad uno dei sessi che dipende dai nostri cromosomi ed è solo una delle differenti dimensioni del proprio essere sessuale.
Tra le altre componenti troviamo anche l’identità di genere, argomento approfondito nel precedente numero.
Una terza dimensione è il ruolo di genere, ossia l’insieme di tutte le aspettative che abbiamo riguardo agli atteggiamenti e ai comportamenti che una persona deve assumere rispetto al genere a cui appartiene.
In questa dimensione rientrano gli indumenti che indossiamo, il lavoro a cui aspiriamo, il modo in cui esprimiamo le nostre emozioni e tante altre caratteristiche.
Un’altra componente è rappresentata dall’orientamento sessuale, che indica l’attrazione sia sessuale che affettiva per una persona che appartiene al sesso opposto, allo stesso sesso o ad entrambi i sessi. Questi orientamenti si definiscono rispettivamente: eterosessuale, omosessuale e bisessuale.
Conoscere queste dimensioni ci rende consapevoli dell’esistenza di una realtà molto complessa che considera la sessualità, il ruolo e l’identità di genere come aspetti fluidi.
Lo sviluppo di ogni individuo dipende, quindi, dalle diverse combinazioni di queste quattro dimensioni che possono andare a creare differenti e molteplici configurazioni identitarie.
Tale costrutto ci permette di comprendere quanto il confine tra normale e anormale dipenda dall’ambiente sociale e dal periodo storico in cui si vive.
Una netta distinzione tra maschio/femmina intrappola la libera espressione di se stessi e alimenta le discriminazioni e i fenomeni di violenza e bullismo.
Ognuno di noi deve essere libero o libera di esprimersi nel rispetto delle esistenze di tutti e tutte.